Cerimonia di chiusura oggi a Pechino al termine dei XXIX Giochi dell’era moderna.
Per il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Jacques Rogge, l'immagine
più bella della manifestazione resta l'abbraccio sul podio di due atlete, una russa,
l'altra georgiana, mentre infuriava la guerra tra i loro Paesi. Questa edizione, preceduta
e percorsa anche da polemiche di carattere politico e umanitario, si è distinta per
la perfetta organizzazione e per i risultati, segno del continuo progresso agonistico
degli atleti di tutto il mondo, che si danno appuntamento nel 2012 a Londra. Come
sarà ora lo sport dopo Pechino 2008? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Massimo
Achini, presidente del Centro Sportivo Italiano:
R. – Io credo
che il futuro dello sport vada costruito giorno per giorno; da questo punto di vista
le Olimpiadi sono state, come sempre, un passaggio incredibilmente importante, ma
credo anche abbastanza neutro; cioè ho la sensazione che non cambierà molto, dopo
Pechino, nell’idea di costruire uno sport che sia prima di tutto una grande esperienza
di educazione alla vita. Ancora una volta le Olimpiadi ci hanno regalato delle emozioni
incredibili, ma credo che una volta che si spegneranno i riflettori sulle Olimpiadi,
come sempre, bisognerà ricominciare, giorno per giorno, nei campetti di periferia,
nei piccoli comuni, nelle grandi città, a costruire, insieme a un popolo fatto di
migliaia di volontari, davvero uno sport capace di educare alla vita. D.
– Mai come questa volta, forse, per il Paese organizzatore le Olimpiadi hanno voluto
dire qualcosa di più rispetto al solo evento sportivo... R.
– Ci sono state esperienze che indubbiamente fanno riflettere. Uno: la polemica nata
intorno all’età delle atlete cinesi di ginnastica – ancora una volta questo aspetto
incredibile che a livello mondiale si cerchi di mandare in pedana delle ragazzine
di 14 anni o dintorni - quindi uno sport che sfrutta la persona, addirittura che sfrutta
i ragazzi e le ragazze di giovane età, e poi la sensazione è che le Olimpiadi siano
state indubbiamente per la Cina una grande vetrina, ma che si sia persa davvero l’occasione
per aiutare, sostanzialmente, a livello mondiale, un’affermazione dei valori in questo
Paese. E’ giusto che lo sport stia lontano dalla politica, però è altrettanto vero
che una volta che si sono accesi i riflettori della cerimonia di apertura, ci si è
completamente dimenticati di tutti quei problemi umanitari che stavano dietro l’esperienza
delle Olimpiadi in Cina, e che rendevano quest’edizione delle Olimpiadi quantomai
delicata. Ed ora ascoltiamo la testimonianza di una protagonista
di questi Giochi. Si tratta di Giovanna Trillini, plurimedagliata nella Scherma
in ben cinque edizioni olimpiche. L’intervista è di Giancarlo La Vella:
R. – Mi è
sembrata una buona Olimpiade, con buoni risultati. Siamo riusciti a mantenere quello
che si aspettavano dalla scherma italiana. Quindi, l’importante è aver riportato a
casa molte medaglie, di tutti i colori. Quindi, è stata sicuramente una buona spedizione.
D. – Qual è stata invece la sensazione di un’italiana che va
a Pechino? R. – Onestamente noi già facevamo parecchie gare
in Cina, con il Giappone. Quindi, la realtà del mondo asiatico la conoscevamo. Hanno
cercato di fare una buona organizzazione. Ci sono stati parecchi contrasti prima dell’inizio
di questa Olimpiade, ma poi, comunque, mi è sembrato che sia andato tutto per il meglio.
D. – Ecco, rispetto alle altre partecipazioni, si è visto che
qualcosa sta cambiando nel panorama olimpico? R. – Ci sono state
molte discussioni in diversi sport, per risultati o giudizi che magari erano un po’
troppo di parte. Però adesso è tutto un po’ a caldo. Magari poi uno tornando a casa
si tranquillizza. Come organizzazione, comunque, è stata buona e speriamo che le prossime
siano alla stessa altezza. D. – In molti hanno sottolineato,
comunque, l’accoglienza dei cinesi, almeno quelli che hanno partecipato e che sono
venuti ad assistere alle gare... R. – Sì, i palazzetti erano
sempre pieni, c’era sempre il problema per trovare dei biglietti. Sono sempre stati
tutti molto gentili ed organizzati.