2008-08-23 13:16:06

In Uzbekistan è reato incontrarsi in casa per pregare


In Uzbekistan praticare una fede religiosa senza autorizzazione è un crimine penale. E’ quanto sottolinea l’agenzia Forum 18 che traccia un quadro della difficile situazione in Uzbekistan per chi pratica una fede. Il governo controlla ogni attività religiosa, anche quella islamica professata dalla quasi totalità dei circa 28 milioni di abitanti: gli imam sono nominati e controllati dallo Stato. Migliaia di fedeli islamici hanno denunciato a Forum 18 che in carcere sono proibiti il digiuno per il Ramadan e la preghiera. Ai detenuti cristiani è proibito avere la Bibbia. Solo le comunità registrate possono stampare o importare testi religiosi. La polizia spesso confisca testi “non autorizzati”, tra cui anche la Bibbia o il Corano. Chi si incontra in casa per pregare – riferisce infine l’agenzia AsiaNews – è punito con multe da 50 a 100 volte la paga minima mensile e in alcuni casi è previsto anche il carcere. (A.L.)







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