Il Papa nomina l’arcivescovo di Kinshasa segretario speciale per il Sinodo sulla
Parola di Dio. Ai nostri microfoni, mons. Eterović fa il punto sulla
preparazione del grande evento ecclesiale
Benedetto XVI ha nominato l’arcivescovo di Kinshasa, Laurent Monsengwo Pasinya, segretario
speciale per la 12.ma Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che avrà
luogo in Vaticano dal 5 al 26 ottobre 2008, sul tema La Parola di Dio nella vita
e nella missione della Chiesa. Mons. Pasinya sostituisce in tale incarico mons.
Wilhelm Emil Egger, vescovo di Bolzano-Bressanone scomparso improvvisamente sabato
scorso. La nomina di mons. Pasinya è un segno di attenzione del Papa verso la Chiesa
dell’Africa. E’ quanto sottolinea l'arcivescovo Nikola Eterović, segretario
generale del Sinodo dei Vescovi, intervistato da Alessandro Gisotti:
R. – Senz’altro
c’è un’attenzione verso l’Africa. Mons. Laurent Monsengwo è un grande esperto di attività
sinodale, perché ha partecipato a vari Sinodi, ed è membro anche dei nostri Consigli
speciali ed anche del Consiglio ordinario del Sinodo dei vescovi. Egli stesso è biblista
e penso che con la sua esperienza professionale, ma anche pastorale, darà un positivo
contributo alla riflessione sinodale sulla Parola di Dio. Poi, l’Africa è molto importante
per la Chiesa cattolica, perché è un continente dinamico, dove il numero di credenti
cresce. Noi siamo molto grati al Signore, perché non si tratta solo di un dato quantitativo,
ma anche qualitativo. D. – Mons. Monsengwo succede a mons.
Egger, scomparso improvvisamente sabato scorso. Un suo ricordo del vescovo di Bolzano-Bressanone... R.
– Ho conosciuto mons. Egger soprattutto nella preparazione della prossima Assemblea
sinodale e ho potuto apprezzare le sue doti umane, cristiane, professionali, perché
tutta la sua vita era al servizio della Parola di Dio. Egli ha avuto la capacità di
proporre in modo semplice anche alcuni temi assai complessi, legati alla Rivelazione,
al magistero, alla tradizione, sempre, dunque, attento all’azione dello Spirito Santo
e alle necessità dell’uomo moderno, alla cultura attuale, che è un’occasione per l’evangelizzazione
dell’uomo e della società. D. – A che punto siamo con la preparazione
a questo grande evento ecclesiale, il Sinodo sulla Parola di Dio? R.
– Ci troviamo nella fase finale della preparazione. La segreteria generale del Sinodo
dei vescovi è stata sempre attiva anche in questo periodo delle ferie. Si rafforza
la preparazione spirituale a questo grande evento che ha messo tutta la Chiesa, tutte
le forze vive della Chiesa in moto nella riscoperta della Parola di Dio. La Chiesa,
dall’inizio, vive della Parola di Dio, nasce dalla Parola di Dio, ma continuamente
dovrebbe riscoprirla per ritrovare la sua giovinezza, la forza dello Spirito Santo.
Noi stiamo preparando anche le liste delle persone – cardinali, vescovi, e alcuni
sacerdoti o religiosi – che il Santo Padre ha nominato per il Sinodo e che prossimamente
saranno pubblicati. Ovviamente, prima dell’Assemblea, saranno pubblicati tutti i nomi
dei padri sinodali, che sono stati scelti dalle rispettive conferenze episcopali,
dai Sinodi delle Chiese orientali cattoliche, dall’Unione dei Superiori generali.
Ovviamente, ex ufficio vi partecipano anche i capi dei dicasteri della Curia Romana.
D. – Eccellenza, evidentemente, gli episcopati di tutto il
mondo sono i grandi protagonisti di questo Sinodo, ma in che modo i fedeli possono
preparare e partecipare a questo evento? R. – Noi abbiamo ricevuto
numerose lettere e suggerimenti di fedeli in varie lingue da tutto il mondo. Questo
è segno che anche i laici sono coinvolti nella preparazione del Sinodo. Tutti i fedeli
possono partecipare all’evento ecclesiale, ovviamente, seguendo poi i mass media,
la Radio Vaticana e i mezzi cattolici di informazione, per avere un’informazione oggettiva
sulla preparazione e soprattutto sullo svolgimento del Sinodo dei vescovi, che ci
coinvolge tutti, perché non c’è cristiano che non abbia un rapporto vitale con la
Parola di Dio. D. – Nel recente incontro con i sacerdoti dell’Alto
Adige, a Bressanone, Benedetto XVI ha sottolineato che per rimanere nel raggio d’azione
dello Spirito Santo dobbiamo trattare la Parola di Dio. Il Papa ha ribadito che “l’autore”
delle Sacre Scritture è proprio lo Spirito Santo. Una sua riflessione... R.
– La Sacra Scrittura è un Libro ispirato. E’ lo Spirito Santo l’agente principale
nella redazione dei Libri sacri. E’ lo Spirito che rende efficace la Bibbia, la Sacra
Scrittura. Noi stessi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel Battesimo e, dunque, siamo
stati resi capaci come figli di Dio di riconoscere lo Spirito nelle Scritture. Il
Santo Padre spesso parla della “lectio divina” che ha quattro gradi: la “lectio”,
la lettura della Bibbia nel suo contesto storico; dopo la “lectio”, viene la “meditatio”,
riflessione, che poi diventa “oratio”, preghiera, e la preghiera ci porta verso l’incontro
personale con Dio, la “contemplatio”. Tutto questo poi deve sbocciare in una testimonianza
del fedele, che nutrito dalla Parola di Dio diventa un cristiano autentico, testimone
di questa Parola, non solo annunciandola verbalmente, ma anche con l’esempio della
sua vita personale, familiare e sociale.