Filippine: almeno 220 mila profughi per il conflitto tra ribelli ed esercito
Nelle Filippine il mancato accordo tra ribelli del Fronte islamico di liberazione
Moro ed il governo ha acuito tensioni e timori: secondo l’ONU, sono almeno 220 mila
gli sfollati che, nelle ultime settimane, hanno lasciato le loro case nella zona di
Mindanao, nel sud del Paese, a causa del perdurante conflitto tra esercito e ribelli.
“Il crescente senso di insicurezza che si respira nella regione – si legge in una
nota pubblicata dalle Nazioni Unite – porta sempre più famiglie a decidere di abbandonare
le loro abitazioni”. Auspicando il raggiungimento di un’intesa tra ribelli e governo,
l’ONU ricorda che finora sono state distribuite oltre 650 tonnellate di riso. Anche
la Chiesa cattolica filippina – sottolinea l’agenzia AsiaNews - si è attivata per
aiutare la popolazione: i gesuiti, in particolare, hanno avviato una raccolta fondi
da devolvere alle famiglie delle vittime degli scontri. L’arcidiocesi di Cagayan de
Oro invita inoltre a fornire aiuti umanitari per le città della provincia di Lanao,
teatro negli ultimi giorni di sanguinosi attacchi. Nell’area di Mindanao vive un terzo
del popolo filippino ed una consistente minoranza dei musulmani del Paese, oltre 6
milioni di persone. (A.L.)