2008-08-21 15:45:29

I leader religiosi nello Sri Lanka denunciano: democrazia a rischio nel Paese


In vista delle elezioni amministrative che si terranno nello Sri Lanka il prossimo 23 agosto i “Congresso delle religioni” ha lanciato un appello affinché sia consentito il diritto a votare liberamente “attualmente impedito da chi detiene il potere delle armi, del denaro e della malavita”. Nel messaggio firmato da 17 alti rappresentanti cattolici, anglicani, buddisti, metodisti, musulmani e indù, si denuncia una campagna elettorale segnata dall’insicurezza generata da “una barbara lotta per il potere”. Nel testo ripreso dalla MISNA i capi religiosi lamentano che “questa triste situazione avrebbe potuto essere evitata se fossero state stabilite la commissione elettorale e la commissione sulla sicurezza, come aveva approvato il parlamento”, denunciando che le province di Sabaragamuwa (sudovest) e del nordovest sono diventate “campi di battaglia virtuali” dove regna un clima di violenza. Il Congresso delle religioni chiede quindi con fermezza al governo e a tutti i partiti politici “di creare un clima favorevole per un voto equo e trasparente”. I firmatari del documento – tra cui l’arcivescovo cattolico di Colombo, mons. Oswald Gomis – condannano anche “la severa repressione sui media, i rapimenti di persone, le uccisioni e le vessazioni di cui sono oggetto i professionisti dei media”, sintomo, secondo gli esponenti religiosi, dell’ “erosione sistematica della democrazia”. (M.G.)







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