La “Chiesa in missione presso gli esclusi”: da domani, a Lourdes, il pellegrinaggio
dei gitani e degli itineranti. Intervista con Riccardo Colia
Da domani, i dintorni di Lourdes si riempiranno di roulotte e almeno 40 mila nomadi
pregheranno davanti alla grotta della Vergine. L’occasione è il pellegrinaggio dei
gitani, presentato stamani presso i Santuari di Lourdes, che si concluderà il prossimo
25 agosto. Il pellegrinaggio si iscrive in una delle dodici “missioni” giubilari
di Lourdes, quella della “Chiesa in missione presso gli esclusi”. Su questa iniziativa
ascoltiamo, al microfono di Amedeo Lomonaco, Riccardo Colia, responsabile
per l’animazione della Cité Saint Pierre, raggiunto telefonicamente nella città mariana: R.
- Ci saranno carovane di gitani per il pellegrinaggio. Queste persone cercheranno
di incontrare di nuovo Maria, come lo fanno già di sovente. Noi speriamo, come Cité
Saint Pierre, come Caritas Internazionale, di far cambiare un po’ lo sguardo che le
persone “normali” hanno verso i gitani. Ci sono dei cliché, a volte dei pregiudizi,
ma i nomadi sono pieni di ricchezze enormi dal punto di vista della fede. Incontrarli,
soprattutto per le persone che vengono da fuori, significa veramente fare uno sforzo
perché la Chiesa sia partecipe, soprattutto, verso queste persone: persone che sono
un po’ ai margini delle nostre società. Gente che noi vediamo vivere, sotto-vivere,
con difficoltà enormi, e che anche noi come Chiesa a volte facciamo difficoltà ad
accettare. Noi invitiamo tutti ad incontrare queste persone, perché a volte scopriamo
anche delle cose di noi stessi che non riuscivamo a far venir fuori. Sicuramente avremo
la possibilità, in questi cinque giorni, di incontrare i nostri fratelli gitani. D.
- Quali insegnamenti, orientamenti, possiamo ricavare dalla fede dei nostri fratelli
gitani? R. - Sicuramente, i gitani hanno una semplicità nelle
loro parole. Non fanno molti giri di parole nel dire “Voglio bene a Maria”: lo cantano.
E hanno una fede, per esempio, molto più spiccata per i loro defunti. E’ un’altra
modalità della fede, della preghiera, del modo di pregare, del modo di approcciarsi
alla Chiesa. D. - Il pellegrinaggio, che incomincerà domani,
precede - tra l’altro - il viaggio del Papa in Francia dal 12 al 15 settembre, in
occasione del 150.mo anniversario delle apparizioni di Lourdes. Qual è il legame del
popolo nomade con il Santo Padre? R. - E’ un legame abbastanza
forte: il Papa viene riconosciuto come Pastore. E’ visto come la figura emblematica
di unione della Chiesa. Il Santo Padre è riconosciuto come autorità.