Mons. Mani presenta la visita di Benedetto XVI a Cagliari
“Consapevoli dell’onore di aver scelto la nostra città per la Sua visita, accogliamo
il Papa con fede e con affetto”. Sono queste le parole con cui mons. Giuseppe Mani,
arcivescovo di Cagliari, ha presentato alla sua comunità la visita di Benedetto XVI,
prevista nel capoluogo sardo domenica 7 settembre a chiusura dei festeggiamenti del
centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria a Patrona Massima della Sardegna.
Due i momenti importanti: in mattinata la celebrazione eucaristica nella Basilica
e nel pomeriggio l'incontro animato dai giovani. Quali le tappe della preparazione
a questa visita, la terza di un pontefice in Sardegna? Gabriella Ceraso lo
ha chiesto a mons. Giuseppe Mani:
R. – Ci stiamo
preparando da tempo con grande fede e abbiamo detto che si tratta di ricevere il Vicario
di Gesù Cristo che viene a confermarci nella fede, nel contesto dell’Anno Mariano,
cioè nel centenario della proclamazione della Madonna quale Patrona Massima di tutta
la Sardegna. I Sardi dicono: “Una Patrona sola: la Madonna!”. D.
– Ci saranno delle tappe anche sul cammino della riflessione ... R.
– Stiamo mandando a tutte le parrocchie dei sussidi sui temi: la Chiesa, il Papa e
la Madonna. D. – Oggi lei in conferenza stampa ha fornito altri
particolari ... R. – Oggi ho presentato – ed è un gioiello unico!
– il Calice dei Sardi: in Sardegna c’è l’unica miniera d’oro di tutta l’Italia. Abbiamo
affidato ad un orafo fiorentino la realizzazione di uno stupendo calice che esprime
il lavoro e la fatica di tutti i minatori di sempre, che io inaugurerò per l’Assunta;
poi il Papa celebrerà la Messa con il Calice dei Sardi. D. –
Domenica 7 settembre c’è questo pellegrinaggio e poi la Messa in onore della Madonna
di Bonaria. Sarà una tappa anche per il Papa, una tappa che lo avvia a Lourdes che
verrà subito dopo. Dunque, un modo per confermare l'affidamento a Maria. Per il popolo
sardo, questo affidamento cosa rappresenta? R. – Bonaria è Cagliari,
Bonaria è la Sardegna, per cui dire “la Madonna” per i Sardi è dire la figura della
mamma, e in Sardegna la figura della donna è celebrata al massimo, soprattutto sotto
l’aspetto della maternità. D. – Altra tappa importante, invece,
sarà il momento di incontro con la gente. So che anche i giovani si prepareranno con
una Veglia. Quali sono le richieste che lei pensa che questi giovani porteranno al
Papa? R. – La richiesta è sicuramente una richiesta di senso
della vita. D. – Lei in marzo ha invitato il Papa per questa
visita ufficiale... R. – Io tenevo molto alla visita pastorale
come al momento di conferma della fede cristiana dei Sardi. Quando il Papa, durante
la visita “ad Limina”, mi domandò: “Che c’è di bello in Sardegna?”, io gli dissi:
“La fede, Santità!”. “Davvero? – disse – la fede?”. E io assicuro che qui c’è davvero
la fede, la fede dei semplici, degli umili ...