Benedetto XVI è a Castel Gandolfo, dove domani terrà l’udienza generale. Il vescovo
di Albano, mons. Semeraro, ai nostri microfoni: il Papa segue la situazione in Georgia
ed auspica una soluzione positiva
Benedetto XVI è da ieri sera nella sua residenza estiva di Castel Gandolfo. Il Papa
è giunto nella cittadina laziale da Bressanone, in Alto Adige, dove ha trascorso un
periodo di riposo di due settimane. Domani, il Papa riprenderà l’appuntamento tradizionale
dell’udienza generale del mercoledì, che si terrà, alle ore 10.30, nel cortile del
Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Nell'ultima udienza, il 2 luglio scorso, il
Pontefice aveva iniziato un nuovo ciclo di catechesi su San Paolo. Ma torniamo all'arrivo
del Papa a Castel Gandolfo. Ad accoglierlo c’era il vescovo di Albano, mons. Marcello
Semeraro, che, al microfono di Alessandro Gisotti, racconta l’incontro
con il Santo Padre
R. – Ieri
sera, il Santo Padre è giunto nel Palazzo Apostolico attorno alle ore 19.00. Ho trovato
il Santo Padre molto riposato. Abbiamo scambiato alcune parole. Ha espresso ancora
la sua attenzione nei riguardi della situazione bellica nella Georgia, il suo desiderio
che la situazione possa presto risolversi in senso positivo. Poi ha dato appuntamento
anzitutto per domani, perché l’udienza questa settimana si terrà nel cortile del Palazzo
Apostolico a Castel Gandolfo. Poi, naturalmente, c'è l’appuntamento annuale della
Messa dell’Assunta nella parrocchia.
D. – Una settimana,
dunque, davvero importante per tutti i fedeli della sua diocesi...
R.
– Credo che i castellani potranno avere in questa settimana l’occasione di vedere
più volte il Santo Padre. La presenza del Papa per noi è sempre motivo di conforto.
Il comune di Castel Gandolfo, inoltre, con un gesto di omaggio al Papa, conferirà
la cittadinanza onoraria al fratello del Santo Padre. Sono forme attraverso le quali
si esprime l’affetto per il Papa.
D. – Il Papa nelle
prossime settimane avrà due appuntamenti importanti: una visita pastorale a Cagliari
e poi in Francia, a Parigi e Lourdes. In un certo qual modo anche Castel Gandolfo
e la diocesi di Albano lo accompagnano, come in fondo hanno già fatto in occasione
della sua visita a Sydney, per la GMG...
R. – Sì,
noi lo accompagnamo sempre, anche perché queste visite, particolarmente in Italia,
ci rallegrano, in quanto il Papa diventa così tessitore della comunione tra le Chiese.
E poi il viaggio a Parigi... credo di poter dire che lo stia occupando in modo particolare,
con la preparazione dei discorsi, ai quali tiene molto. Il Papa approfitta della pausa
estiva qui a Castel Gandolfo, anche del silenzio, della pace delle Ville, per poter
riflettere con maggiore serenità.