Dopo 60 anni a Pechino celebrata la Santa Messa da un sacerdote straniero
In questi giorni, segnati in Cina dallo straordinario appuntamento dei Giochi Olimpici,
Pechino è teatro di un altro evento di grande rilievo: tre sacerdoti hanno ottenuto
il permesso di celebrare la Messa in lingua straniera. Don Carlo D’Imporzano domenica
27 luglio ha presieduto la Santa Messa in lingua italiana e spagnola. Altri due sacerdoti
celebreranno in tedesco, francese e coreano. Si andrà avanti – rende noto l’Osservatore
Romano – fino al 20 settembre, cioè fino al termine della Paralimpiadi, i giochi per
le persone disabili, che seguiranno le Olimpiadi. Dopo circa 60 anni – spiega padre
Carlo D’Imporzano in un’intervista rilasciata a sussidiario.net - un sacerdote straniero
può celebrare nella chiesa più centrale di Pechino, a 800 metri dalla piazza Tienammen
e a circa un chilometro dalla residenza del presidente cinese. “A noi – aggiunge –
sembra un fatto di relativa importanza, mentre nella mentalità cinese è un episodio
assolutamente straordinario”. “Anche perché – afferma il sacerdote – Pechino è sempre
stata la città dell’imperatore, dove dimoravano solo i suoi fedelissimi: la corte
e i cortigiani”. Per spiegare i fattori che consentito questa apertura, don Carlo
D’Imporzano parla in primo luogo di fiducia: “Grazie ai rapporti sviluppati in quest’ultimo
decennio – fa notare il sacerdote – si è creato un clima di fiducia reciproca per
cui si possono anche rischiare gesti in altri periodi impensabili”. Si dà credito
alla Chiesa - aggiunge – e ai suoi rappresentanti di volere un rapporto sincero, costruttivo
e positivo”. La seconda parola è collaborazione: “Si è riconosciuto che ciascuno,
nel proprio ambito e nel rispetto della propria identità e autonomia, cerca il bene
comune”. C’è la coscienza chiara – conclude padre Carlo D’Imporzano – di essere all’alba
di una nuova era: come quel piccolo rigonfiamento nel ramo che precede l’apparire
della gemma, si vede un nuovo momento storico e la Chiesa è il nuovo virgulto nel
mondo”. (A.L.)