2008-08-09 14:56:23

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


Il Vangelo della 19.ma Domenica del Tempo Ordinario ci presenta Gesù che cammina sulle acque verso la barca dei discepoli. Questi sono sconvolti perché credono di vedere un fantasma. Ma il Signore li rassicura: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». Pietro, allora, chiede di seguirlo, ma impauritosi per il vento forte comincia ad affondare e grida: «Signore, salvami!». Gesù tende la mano, lo afferra e gli dice:

«Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
 
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento di don Massimo Serretti, docente di Cristologia all'Università Lateranense:RealAudioMP3

(musica)
 
«Subito Gesù stese la mano, lo afferrò». L'uomo non è in grado di portare il proprio peso. E' troppo pesante per se stesso. Non solo, ma nell'acqua in tempesta, neppure un altro uomo è in grado di afferrare e salvare un uomo che affonda. Nell'acqua, nell'elemento mobile e instabile, manca il punto d'appoggio.
 
E' Dio che afferra prontamente l'uomo che grida a Lui e lo tira fuori di peso. E' Dio che tira fuori l'uomo dall'inconsistenza e dalla violenza delle prove in cui egli, lasciato a se stesso, con le sue sole forze, regolarmente affonda.
 
Per questo il Padre ha inviato Suo Figlio, per riafferrare l'uomo, caricandosi del suo peso e portarlo di peso fuori dall'infuriare dei flutti di morte. In Cristo Dio cerca l'uomo, lo solleva di peso e porta tutto il suo peso sulle Sue spalle.
 
Solo in Cristo l'uomo può non affondare, solo tenendo lo sguardo fisso su Cristo il credente può «camminare sulle acque», e normalmente è chiamato a fare ciò. Ma, appena si distrae, appena, come Pietro, volge lo sguardo (blepon) allo scatenarsi degli elementi, distogliendolo da Cristo, ineluttabilmente inizia ad affondare.
 
(musica)







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