Sri Lanka: le violenze impediscono il pellegrinaggio al santuario di Nostra Signora
di Madhu
La mancanza di garanzie di sicurezza, nonostante i ripetuti appelli al governo e ai
ribelli, ha costretto le autorità religiose a chiedere ai fedeli di rinunciare quest’anno
al pellegrinaggio del 15 agosto al santuario mariano di Nostra Signora di Madhu, in
Sri Lanka, il più importante per la locale comunità cattolica. L’annuncio – informa
la MISNA – causerà dispiacere anche perché in molti speravano di vedere nuovamente
al suo posto la venerata statua di Maria con il Bambino, che alcuni mesi fa era stata
spostata dal santuario nel timore che potesse subire danni mentre proseguivano gli
scontri armati tra l’esercito e i ribelli tamil. Da 400 anni, in occasione della festa
dell’Assunzione di Maria, migliaia di cristiani, ma anche fedeli buddisti e indù,
si recano nella piccola località nella diocesi di Mannar, nel nordovest dell’isola,
per pregare davanti all’effige della Madonna, ritenuta benedetta anche dai credenti
delle altre fedi. I dieci giorni di preghiera e incontri che precedono e seguono la
festività sono stati per secoli occasione di incontro tra le diverse comunità religiose.
In una nota pubblicata anche sul sito dell’arcidiocesi di Colombo, capitale del Paese,
il vescovo di Mannar, mons. Joseph Rayappu scrive di “non attendersi pellegrini per
quest’anno”: un modo indiretto per invitare alla prudenza dopo che sia il governo
che i ribelli hanno di fatto respinto l’invito a dichiarare “zona di pace” l’area
del santuario. Nel 2005, quando era ancora in vigore una fragile tregua militare,
al pellegrinaggio parteciparono 400.000 persone; nonostante la ripresa del conflitto,
che però non aveva ancora raggiunto la diocesi di Mannar, lo scorso anno il santuario
fu visitato da 27.000 fedeli. (S.G.)