La Chiesa celebra la memoria di San Domenico di Guzmán, fondatore dell’Ordine dei
Frati Predicatori
San Domenico nasce nel 1170 in un villaggio montano della Vecchia Castiglia, l’attuale
Spagna. E’ portato allo studio e alla contemplazione. Ma la sua fede non è intimista.
Durante gli anni di preparazione alla teologia viene a contatto con le miserie causate
dalle continue guerre e dalla carestia: molta gente muore di fame e nessuno si muove!
Allora vende le suppellettili della propria stanza e le preziose pergamene per costituire
un fondo per i poveri. A chi gli esprime stupore per quel gesto risponde: "Come posso
studiare su pelli morte, mentre tanti miei fratelli muoiono di fame?" Colpito dall’ignoranza
dei fedeli cristiani che si lasciavano convincere dall’eresia catara che nel suo rigorismo
nascondeva la misericordia infinita di Dio, decide di fondare un Ordine tutto dedito
all’annuncio della Parola di Dio: i Frati Predicatori. Il suo motto è “Predicare e
camminare”. Devotissimo della Madre di Dio, per aiutare la gente semplice a vivere
la retta dottrina insegna a meditare sui misteri dell’Incarnazione recitando l’Ave
Maria: è il primo germe del Rosario. Era di poche parole e, se apriva la bocca, era
o per parlare con Dio nella preghiera o per parlare di Dio. Questa era la norma che
seguiva e questa pure raccomandava ai fratelli. La grazia che più insistentemente
chiedeva a Dio era quella di una carità ardente, che lo spingesse a operare efficacemente
alla salvezza degli uomini. Riteneva infatti di poter arrivare a essere membro perfetto
del corpo di Cristo solo qualora si fosse dedicato totalmente e con tutte le forze
a conquistare anime. Si definiva “umile ministro della predicazione”: due o tre volte
fu eletto vescovo; ma sempre rifiutò, volendo piuttosto vivere con i suoi fratelli
in povertà. Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato dalle grandi penitenze, il
6 agosto 1221 muore circondato dai suoi frati, nel suo amatissimo convento di Bologna,
in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l’aveva. Ai frati lascia questo
testamento spirituale: «Abbiate la carità, conservate l’umiltà, accumulatevi i tesori
della santa povertà ». Viene canonizzato il 13 luglio 1234 da Papa Gregorio IX. L'Ordine
dei Domenicani conta oggi più di 600 case con oltre 6000 membri. (A cura di Sergio
Centofanti)