Arezzo: disagio giovanile e immigrazione al centro delle celebrazioni per la festa
di San Donato
“Un patto educativo nel nome dei giovani, una collaborazione proficua fra Chiesa e
società civile per affrontare il disagio delle nuove generazioni”. Ad annunciarlo
in occasione della festa di San Donato - informa Avvenire - il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro,
mons. Gualtiero Bassetti che, nel corso di due omelie, ha ricordato ieri l’opera del
patrono della diocesi, l’”Apostolo della Tuscia” vissuto nel IV secolo e morto nella
grande persecuzione di Diocleziano. Epoca segnata da grandi sofferenze quella di San
Donato, ha ricordato il presule, ed epoca non facile anche l’attuale che vede le nuove
generazioni in balia di “falsi profeti” e dei “modelli del successo facile”, spesso
vittime dell’abuso di alcol e stupefacenti. Diversi, ha poi sottolineato il vescovo,
i ragazzi che hanno partecipato alla Giornata della Gioventù, ragazzi “che possono
contare su una guida sicura, il Papa, che li esorta ad essere profeti di una nuova
era e costruttori di speranza”. Mons. Bassetti ha poi rivolto il suo pensiero alla
drammatica situazione in cui vivono molti immigrati, sfruttati e costretti al lavoro
nero, situazioni che “ledono la dignità della persona umana e che sacrificano la giustizia
sull’altare del profitto”. Grave, inoltre, l’emergenza abitativa subita soprattutto
dagli immigrati: “Occorre – ha detto il vescovo – fare in modo che a tutti sia garantito
il diritto ad una casa dignitosa” e ricordare sempre che “l’atteggiamento cristiano
è quello dell’accoglienza”. (S.G.)