Il Papa oggi pomeriggio in Val Badia per rendere omaggio a San Giuseppe Freinademetz,
missionario in terra cinese. Il commento di padre Federico Lombardi
I fedeli della Val Badia si apprestano ad abbracciare Benedetto XVI, che oggi pomeriggio,
intorno alle ore 17, si recherà nella frazione di Oies per rendere omaggio ad uno
suo figlio illustre: San Giuseppe Freinademetz, missionario in terra cinese nel XIX
secolo. Si tratta della prima visita ufficiale in terra altoatesina, da quando il
Papa è arrivato lunedì 28 luglio per un periodo di riposo di due settimane. L’importanza
di questa visita e della figura del Santo viene spiegata dal direttore della Sala
Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, raggiunto telefonicamente
a Bressanone da Alessandro Gisotti:
R. – Freinademetz
è il grande Santo dei tempi moderni di questa terra. I cattolici sono molto fieri
di questa figura perché partendo da qui, dalla terra montana delle Dolomiti, da un
piccolissimo paese, è riuscito ad andare lontano, a portare la Parola di Dio addirittura
nel grande Paese della Cina. Ha fatto un cammino spirituale profondo, sia dal punto
di vista della virtù, ma anche dal punto di vista culturale, cioè superando la infinita
distanza che c’è tra la cultura delle montagne del Sudtirolo e la Cina.
D.
– I fedeli potranno partecipare all’evento?
R. –
Sì: la cosa bella è che essendo stato annunciato con un certo anticipo, diventa un
evento non solo per la devozione privata del Santo Padre, ma per la popolazione del
luogo. Il Papa atterrerà in elicottero a monte della casa natale di Freinademetz che
si trova in un piccolo borgo, nella frazione Oies del comune di Badia. Poi, il Papa
uscendo da questa piccola casa tipica di questa terra, entrerà in una chiesa abbastanza
ampia vicino alla casa natale del Santo. In questa chiesa certamente ci sarà un ampio
numero di persone ad accoglierlo. Il Papa, se desidera, potrà dire alcune parole nella
chiesa che possono essere ascoltate anche nei dintorni. Quindi, un evento breve di
durata, semplice, ma che certamente sarà una grande festa per la Val Badìa.
D.
– Dopo l’augurio all’Angelus per le Olimpiadi di Pechino, ora l’omaggio ad un missionario
così legato alla terra cinese. La Cina è molto presente nei pensieri del Santo Padre,
anche in un periodo di riposo, come questo…
R. –
La Cina è presente alla Chiesa universale. Quello cinese è un popolo talmente importante
per l’umanità intera e quindi anche per l’annuncio della Parola del Signore che la
Chiesa continuamente ha il suo cuore rivolto verso la Cina e così pure il Santo Padre.
Effettivamente, poi, la figura di Freinademetz è molto importante: ha fatto il suo
cammino di conoscenza e di apprezzamento della cultura cinese tanto da essere estremamente
amato dai cinesi e quindi credo che sia una figura molto significativa proprio della
possibilità di comprendersi, di dialogare, di portare un messaggio spirituale alla
Cina nel pieno rispetto della cultura straordinaria di questo grande Paese.