2008-08-04 13:19:37

L'arcivescovo Rowan Williams traccia le conclusioni della Conferenza di Lambeth


Con le conclusioni dell’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams è terminata ieri pomeriggio la Conferenza di Lambeth, l’incontro decennale di tutti i vescovi anglicani del mondo. Quest’anno l’importante appuntamento ha visto la Comunione anglicana discutere su due questioni cruciali: l’ordinazione episcopale di donne e omosessuali. Sui contenuti dell’intervento dell’arcivescovo Williams Paolo Ondarza ha intervistato l’inviato di Avvenire a Canterbury Andrea Galli:RealAudioMP3

R. – Williams ha ribadito la sua soddisfazione per come sono andati i lavori di questa Conferenza di Lambeth, la soddisfazione anche per l’evitato “scisma” che molti temevano alla vigilia, e anche per le evitate contestazioni frontali, sia ai temi sia ai relatori della Conferenza sia a Williams stesso. Quindi, da una parte un risultato positivo e dall’altra parte, però, quello che molti sottolineano è il fatto che i veri problemi sono stati – diciamo così – un po’ rimandati nel tempo. La struttura della Conferenza di Lambeth sembrava disegnata apposta per evitare discussioni aperte sui temi caldi o comunque risoluzioni definitive. Infatti, per la prima volta non ci sono state votazioni e quindi non abbiamo dichiarazioni ufficiali, se non la sintesi dei dibattiti che sono avvenuti nei lavori di gruppo. Quindi un po’ tutto viene rimandato nel tempo e il problema è che i nodi in realtà restano intatti ...

 
D. – Quindi, si è evitato lo scisma ma restano alcuni punti su cui si è divisi ...

 
R. – Assolutamente! Ovviamente, quello più visibile, più eclatante è quello che riguarda l’omosessualità ma anche questo, appunto, è un po’ la punta di un iceberg. In realtà, le distanze tra varie province anglicane sono più ampie, vanno al di là di questo singolo tema; riguardano proprio una visione anche dell’anglicanesimo in rapporto con la sede di Canterbury, le questioni legate all’evangelizzazione ... Quindi direi che l’omosessualità è il tema che ha monopolizzato anche l’attenzione dei media, ma i problemi sono più ampi. Quella resta un po’ la spia e anche il tema più eclatante e più visibile.

 
D. – E che dire in merito alla questione cruciale, anche, dell’ordinazione episcopale delle donne ...

 
R. – In realtà, questo è un tema molto sentito da noi cattolici e anche, ovviamente, dagli "anglo-cattolici" che però restano una minoranza: non piccola, ma una minoranza all’interno della Comunione anglicana. In realtà, l’ordinazione delle donne al sacerdozio e anche al ministero episcopale sta diventando una posizione maggioritaria e la tendenza che si percepisce è che diventerà anche una posizione comune della Comunione anglicana. Quindi, ecco, l’ambiente che resta più deluso e frustrato da tutto ciò è la minoranza "anglo-cattolica".







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