2008-08-02 14:06:35

Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica


In questa 18.ma Domenica del Tempo Ordinario la Liturgia ci presenta il Vangelo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Gesù, dopo aver udito dell'esecuzione di Giovanni il Battista, si ritira in un luogo deserto ma viene raggiunto dalla folla: ne sente compassione e guarisce i malati. Sul far della sera i discepoli lo invitano a congedare la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare. Ma Gesù risponde:
 
«Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare».

Sul significato di questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento di don Massimo Serretti, docente di Cristologia all'Università Lateranense:RealAudioMP3

I discepoli del Battista recano a Gesù la notizia della sua esecuzione. Il momento è grave. L’opera di Gesù è strettamente congiunta a quella di Giovanni il Battista. Quella morte tocca anche lui e lo riguarda da vicino.

 
La solennità del momento è evidenziata dall’immediata partenza di Gesù verso un luogo deserto. Ciò significava che Gesù voleva star da solo e pregare il Padre che è nei Cieli. Ma c’è un imprevisto: benché sia salito in barca in modo da non incontrare nessuno, strada facendo, la folla lo seguì a piedi. Gesù non passa oltre, in nome del suo dolore e della sua iniziazione interiore al sacrificio che lo attendeva, che attendeva anche lui: ma si ferma. E’, questo, un tratto divino della manifestazione di Gesù.

 
Dio non passa oltre, non passa sopra in nome di qualcosa di più grande. Al contrario. La grandezza divina si riconosce dalla sua capacità di fermarsi, di assumere la domanda e la ricerca degli uomini. Il segno della moltiplicazione dei pani è secondo, rispetto a questa volontà appassionata di comunione, ed è non solo motivato ma anche finalizzato ad essa. Perché l’incontro prosegua.
 
Rimani con noi!







All the contents on this site are copyrighted ©.