2008-08-02 14:39:24

Grande partecipazione ad Assisi per la Solennità del Perdono nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola


Giornata di celebrazioni oggi ad Assisi per la Solennità del Perdono. Questa mattina nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, la Santa Messa presieduta da mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, che si è conclusa con la Supplica alla Madonna degli Angeli e il Canto dei Pellegrini. Nel pomeriggio l’arrivo della XXVIII Marcia francescana dal titolo “Il cammino si fa incontro” e la chiusura delle celebrazioni con la recita dei Secondi Vespri. Ma qual è il clima che si respira ad Assisi? Al microfono di Benedetta Capelli risponde il padre francescano Enzo Fortunato, portavoce del Sacro Convento di Assisi:RealAudioMP3

R. – E’ un clima di festa e di raccoglimento perché la comunità di Frati Minori a Santa Maria degli Angeli si ritrova circondata da tanti confratelli e soprattutto si ritrova ad accogliere numerosissimi pellegrini che giungono per celebrare la Festa del Perdono e per celebrare quella donna che Francesco ha sempre amato, fin dal primo momento: Santa Maria degli Angeli. E’ bello vedere la commozione, la gioia, della partecipazione. E’ un’indulgenza che si ottiene in questo giorno in modo particolare e che poi diversi Papi hanno esteso in tante chiese.

 
D. – Qual è il significato ancora oggi del perdono di Assisi?

 
R. – Il significato è attualissimo. Ci accorgiamo come la società, l’uomo stesso, le istituzioni a volte sono conflittuali e si pone l’importanza, non solo di ascoltarsi, ma, anche in momenti di conflitto, soprattutto di perdonarsi. Ci accorgiamo che questo perdono ha la sua fonte in Dio che ci ha perdonati dal primo momento e questo perdono siamo chiamati a trasmetterlo. E’ la preghiera del Padre Nostro, che Francesco ha commentato, a regalarci uno dei momenti salienti della vita quotidiana, cioè questo perdono che riceviamo da Dio e che trasmettiamo agli altri. Francesco, alla luce di questo perdono invocato nel 1216, in quella chiesetta piccolina, la Porziuncola, ha tracciato delle bellissime pagine. Io penso a quello che Francesco ha raccomandato ai suoi frati. Francesco dice: fai in modo che ogni volta che un confratello incontri i tuoi occhi vada via con la certezza del perdono. Gli occhi sono la finestra del cuore e sono la realtà che meglio trasmette un perdono trasmesso autenticamente.







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