2008-08-01 15:59:15

La solidarietà di cristiani e musulmani alle vittime degli attentati di Kirkuk


L’arcivescovo di Kirkuk mons. Louis Sako – insieme con un gruppo di leader religiosi musulmani sunniti e sciiti e ai capi di tribù arabe, curde e turkmene – si è recato nell’ospedale della città per far visita ai feriti dell’attentato dello scorso 28 luglio. La visita è stata un gesto significativo voluto dalla leadership politico-religiosa della città, che senza distinzione di credo o etnia, ha voluto testimoniare “solidarietà alle vittime delle stragi” e ribadire la propria “condanna contro ogni forma di violenza”. Il 28 luglio scorso un attentatore suicida si è fatto esplodere in mezzo a un gruppo di dimostranti che manifestava contro la nuova legge elettorale approvata dal Parlamento. La folla era radunata nei pressi del palazzo del Governo locale, vicino alla cattedrale del Sacro Cuore: l'attentato ha causato almeno 28 morti e decine di feriti. Conclusa la visita in ospedale, la delegazione ha incontrato i vertici dei due più importanti partiti curdi (il PUK e il PDK). “Chiedo a tutti i leader politici – ha dichiarato mons. Louis Sako durante l’incontro – di pensare al bene comune della popolazione e di combattere la logica aberrante della violenza”. Il presule – rende noto l’agenzia Asianews - ha inoltre auspicato che tutti i gli schieramenti “siedano attorno ad un tavolo per discutere e dialogare”, mettendo da parte minacce ed estremismi perché “con la violenza non si ottiene nulla”. Dal “perdono” reciproco – ha concluso - sarà possibile ricostruire una unità e una convivenza pacifica per tutti. (A.L.)







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