No della Chiesa lussemburghese all’aumento degli agrocarburanti
Con una lettera indirizzata al governo lussemburghese, la Chiesa cattolica ha espresso
il suo parere negativo contro l’utilizzo delle derrate per la produzione di energia
e in particolare nei confronti della proposta della Commissione europea di innalzare
al 10%, entro il 2020, la quota di agrocarburanti rispetto al fabbisogno energetico
nel settore dei trasporti. I presuli hanno così aderito all’iniziativa, portata avanti
da altre 18 organizzazioni della piattaforma “Agrokraftstoffe” (“Agrocarburanti”).
“La nostra domanda crescente – si legge nella nota riportata dall’agenzia Sir - influirà
sui mercati globali in modo tale da far sì che vengano coltivate sempre più aree che
portano il maggiore profitto, senza considerare la riserva di aree necessaria per
la coltivazione degli alimenti”. Una scelta che, secondo i presuli, comporterebbe
“la razzia della terra, gravi violazioni dei diritti umani e condizioni inumane di
lavoro, nonché la distruzione delle foreste pluviali”. Nella lettera, la Chiesa locale
evidenzia che “persino la riduzione delle emissioni nocive grazie all’impiego degli
agrocarburanti è dubbia: la loro produzione comporta già adesso la distruzione di
ecosistemi naturali, l’emissione di gas serra in proporzioni drammatiche e la distruzione
delle varietà delle specie”. (B.C.)