La Chiesa in Corea guarda alla GMG per dare forte impulso alla pastorale giovanile
Condividere l’abbondanza della grazia dello Spirito Santo e l’inesauribile amore che
il Signore ha dato durante la Giornata Mondiale della Gioventù. E’ il messaggio rivolto
ai giovani dal vescovo ausiliare di Seoul e presidente della Commissione per la pastorale
giovanile della Conferenza episcopale locale, mons. Basil Cho Kyu-man. Il presule,
come sottolinea l’Osservatore Romano, ha evidenziato come la Chiesa in Corea beneficerà
“dell’effetto GMG” che darà “la spinta per moltiplicare le iniziative e le modalità
di evangelizzazione dei giovani, soprattutto grazie al contributo delle nuove generazioni
che sono tornate nel Paese cariche di energia e entusiasmo”. Il vescovo di Seoul ha
sottolineato inoltre che “i giovani portano nel cuore le catechesi e le celebrazioni
principali e, fra l’altro, la forte amicizia che si è instaurata con i loro coetanei”.
Partendo da questa spinta entusiastica, il presule evidenzia l’urgenza di riprendere
la pastorale giovanile in tutte le realtà locali; una sfida ma anche una “priorità
per la Chiesa coreana nei prossimi anni”. In effetti, negli ultimi tempi, il numero
dei cristiani è diminuito anche a causa del decremento dei bambini battezzati. Ad
incidere pure la disoccupazione che oltre a generare nei giovani problemi economici
causa una generale depressione che li allontana dai valori cristiani. Fondamentale
dunque la ricerca di un nuovo linguaggio, di nuove strategie e modalità per parlare
alla cosiddetta “generazione di Internet” per “proclamare Gesù Cristo come liberatore
e come buon Pastore”. (B.C.)