Karadzic estradato all'Aja: comparirà domani davanti al tribunale penale internazionale
Radovan Karadzic è stato estradato questa mattina all’alba in Olanda, per essere giudicato
di fronte al Tribunale internazionale sulle responsabilità nelle vicende del conflitto
nell’ex Jugoslavia. Il leader serbo-bosniaco è accusato di genocidio e crimini di
guerra commessi in Bosnia tra il 1992 e il 1995. Sono stati, invece, condannati dalla
giustizia bosniaca a pene tra i 38 e i 42 anni di reclusione sette serbi di Bosnia
per il loro coinvolgimento nel massacro di Srebrenica. Il servizio di Marco Guerra:
Le autorità
di Belgrado hanno deciso di procedere all’estradizione di Radovan Karadzic questa
notte, dal momento che erano già passati 5 giorni dalla data per la scadenza del ricorso,
fissata per il 25 luglio. L’ex leader dei Serbi di Bosnia è stato quindi subito trasferito
in Olanda con un aereo partito da Belgrado ed atterrato verso le 06:30 a Rotterdam.
Ad attenderlo una camionetta blindata che lo ha condotto al carcere di Scheveningen,
centro di detenzione del Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia. Karadzic, accusato
di genocidio e crimini di guerra come mandante delle azioni commesse dalle milizie
serbe durante il conflitto di Bosnia, comparirà per la prima volta domani pomeriggio
davanti ai giudici del Tribunale penale internazionale. Intanto il suo avvocato, che
ha ammesso di non aver mai spedito il ricorso sull’estradizione, ha già detto che
nella prima apparizione Karadzic chiederà 30 giorni per preparare la sua difesa prima
di dichiararsi colpevole o innocente. All’ex politico, che ha vissuto per 13 anni
sotto le spoglie di un medico, saranno contestate soprattutto la strage di 8 mila
musulmani di Srebrenica e i tre anni di assedio di Sarajevo che lasciarono sul terreno
circa 10 mila vittime. Si segnala comunque che Karadzic in patria gode ancora dell’appoggio
di alcuni settori della società: poche ore prima dell’estradizione, a Belgrado, circa
15 militanti del fronte nazionalista serbo hanno manifestato contro il suo arresto. Iraq Prosegue
la vasta offensiva nella provincia di Dyala, in Iraq, considerata la più pericolosa
del Paese. Almeno 50 mila soldati iracheni e americani stanno partecipando alle azioni
contro i ribelli di Al Qaeda. Intanto un militare iracheno è stato ucciso ed altre
10 persone sono rimaste ferite nell’esplosione di un ordigno a Baghdad, nei pressi
di una caserma della polizia. A Mossul un giudice iracheno ha perso la vita in un
agguato contro la sua auto. Passo indietro del Comitato Olimpico: l’Iraq potrà partecipare
ai Giochi di Pechino. E’ stata annullata la decisione della scorsa settimana, seguita
allo scioglimento del comitato olimpico locale dovuto ad episodi di corruzione.
Pakistan In
Pakistan, resta alta la tensione nella valle di Swat, nel nord-ovest del Pakistan,
zona che nelle ultime settimane è diventata il centro delle attività delle milizie
filo talebane. Stamani, a seguito di un violento scontro a fuoco, l'esercito pakistano
ha ucciso più di 20 combattenti islamici. Ieri, nella stessa area un gruppo di talebani
aveva sequestrato una trentina di appartenenti alle forze di sicurezza. Nelle stesse
ore, nei pressi di Miranshah, la più importante città del distretto del Nord Waziristan,
è stata uccisa dai talebani una donna di 30 anni perchè ritenuta una spia degli americani.
Su un biglietto accanto al cadavere c'era scritto: "E' stata uccisa mentre parlava
al telefono satellitare con i suoi contatti americani".
Afghanistan Ancora
violenza in Afghanistan, dove un soldato britannico è rimasto ucciso in uno scontro
a fuoco con i talebani nella provincia meridionale di Helmand, roccaforte degli insorti.
Sale così a 28 il numero dei soldati britannici morti in Afghanistan dall’inizio dell’anno.
La situazione è peggiorata negli ultimi mesi, con i talebani che hanno intensificato
gli attentati con bombe piazzate lungo le strade e agguati.
Iran nucleare La
più alta autorità religiosa dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha detto che la Repubblica
islamica continuerà il suo programma atomico. Khamenei ha parlato poco prima di una
scadenza che funzionari occidentali hanno imposto a Teheran per rispondere ad una
offerta di incentivi da parte delle potenze mondiali. "La nazione iraniana continuerà
nel suo percorso", ha detto l'ayatollah alla radio di Stato.
Turchia Ennesima
strage di immigrati irregolari che cercano di raggiungere l’Europa. La polizia turca
ha scoperto oggi in un campo alla periferia di Istanbul i cadaveri di 13 persone morte
forse per asfissia. Un camion avrebbe abbandonato i cadaveri insieme ad altri 125
immigrati ancora in vita, dopo che il conducente si è accorto che alcuni di essi erano
deceduti soffocati.
Cina alluvioni Sono ingenti i danni e le distruzioni
nella Cina orientale per il passaggio del tifone Fung-wong, che la scorsa settimana
ha provocato 19 vittime a Hong Kong. Fung-wong si è abbattuto lunedì sera sulla provincia
meridionale del Fujian, distruggendo 110 case e costringendo 390 mila persone all'evacuazione.
Si contano poi oltre 16 mila ettari di raccolti andati distrutti e 66 aziende che
hanno sospeso l’attività, causando perdite economiche per 47 milioni di euro. Il tifone
ha ora raggiunto lo Jiangxi, dove dovrebbe abbattersi per altri tre giorni.
Nepal Un
governo di unità nazionale per il Nepal. E’ la proposta avanzata dal presidente della
Repubblica Ram Baran Yadav, per mettere fine alla crisi politica che insanguina il
Paese da anni. Yadav, ha chiesto ai maoisti di abbandonare le armi e cercare insieme
il consenso per la costituzione di un Consiglio dei ministri e per la nomina di un
Primo ministro.
Giappone Il premier giapponese, Yasuo Fukuda, annuncerà
domani l'atteso rimpasto di governo. Fukuda esporrà i suoi piani sul rimpasto di governo,
con le relative decisioni, ai vertici del partito Liberaldemocratico, dopo aver incontrato
i ministri che hanno preso parte ai colloqui di riforma dell'Organizzazione mondiale
del commercio. (Panoramica Internazionale a cura di Marco Guerra) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 212 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.