Attesa in Colombia per l’apertura del Congresso nazionale per la riconciliazione
Le strade per il raggiungimento e il consolidamento della pace in Colombia sarà il
tema principale del IV Congresso nazionale per la riconciliazione che si svolgerà
a Bogotá, per volere dell’Episcopato locale, dal 25 al 27 agosto. Oltre a numerosi
vescovi prenderanno parte all’incontro funzionari di governo, esponenti del mondo
imprenditoriale, della cultura e delle scienze, nonché esperti e rappresentanti del
corpo diplomatico. Le riflessioni dei partecipanti prenderanno spunto dal famoso brano
della Lettera enciclica di Paolo VI “Populorum Progressio” (26 marzo 1967) dove si
parla dello “sviluppo, nuovo nome della pace”, per sottolineare che “la pace non si
riduce a un'assenza di guerra, frutto dell'equilibrio sempre precario delle forze.
Essa si costruisce giorno per giorno, nel perseguimento di un ordine voluto da Dio,
che comporta una giustizia più perfetta tra gli uomini”. In questo contesto, un comunicato
dei vescovi colombiani ricorda l’importanza del contributo che può dare la dottrina
sociale della Chiesa e, dunque, rinnova ancora una volta la totale disponibilità dell’intero
corpo ecclesiale per servire, ovunque, gli obiettivi di una pace basata sulla verità
e la giustizia. Ciò significa, rilevano ancora i presuli, che il centro di ogni progetto
di pace deve essere sempre la “persona e la sua dignità”, fulcro vero e ultimo di
una concezione integrale dello sviluppo umano. I partecipanti rifletteranno allora
sulla realtà dello sviluppo oggi in Colombia, Paese colpito non solo da molteplici
violenze incrociate, ma anche da povertà vecchie e nuove che hanno provocato una grave
disintegrazione del tessuto sociale. La miscela violenza-povertà preoccupa da sempre
i vescovi colombiani e perciò, da diversi anni, le diocesi sono impegnate in progetti
di sviluppo e di promozione umana capaci di disinnescare sia i meccanismi della violenza
sia quelli della povertà cronica e dell’impoverimento; infatti, negli ultimi anni
la violenza politica nonché il crimine organizzato ha colpito duramente l’economia
dei settori medi della popolazione che hanno visto peggiorare le loro condizioni di
vita sia nelle città come nella campagna. Durante il Congresso, tramite la presenza
del corpo diplomatico accreditato presso il governo di Bogotá, sarà possibile anche
conoscere la disponibilità della comunità internazionale a dare un proprio e specifico
contributo nella lotta contro la povertà oltre che nell’ambito della pacificazione
interna. Il Congresso, dunque, offrirà a tutte le componenti della società colombiana
un’autorevole tribuna per il confronto di idee, esperienze e progetti, ma soprattutto
sarà la prima occasione per parlare della nuova fase verso la quale sembra avviarsi
il Paese dopo le ultime sconfitte della guerriglia. (A cura di Luis Badilla)