Approvate le modifiche al Messale per gli Stati Uniti: il commento del liturgista
americano, padre Dennis Gill
La Santa Sede ha dato la sua approvazione alla nuova traduzione in inglese della parte
principale della Messa. Il testo approvato, inviato presso la Congregazione per il
Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti per la recognitio - ovvero il “via
libera” -dopo il voto del giugno 2006 da parte dei vescovi riuniti a Los Angeles,
riguarda la traduzione del rito penitenziale, del Gloria, del Credo. E ancora, delle
preghiere eucaristiche, delle acclamazioni eucaristiche, del Padre Nostro e di altre
preghiere e risposte usate giornalmente nel corso della liturgia. Su queste importanti
modifiche, Emer McCarthy, del nostro programma inglese, ha intervistato padre
Dennis Gill, direttore dell’ufficio liturgico dell’arcidiocesi di Filadelfia:
R. – The
Conference of Bishops here in the United States, along with all of the ... La
Conferenza episcopale degli Stati Uniti, insieme a tutte le altre Conferenze episcopali
di lingua inglese, rispondono alle direttive della “Liturgiam Authenticam”. Queste
avevano chiesto che l’edizione tipica dei libri liturgici, in questo caso del Messale
Romano, recentemente edito nella sua terza edizione, fosse fedelmente tradotto, per
una formale equivalenza tra la versione latina e quella inglese. Uno dei vantaggi
dell’attuale recognitio dell'Ordinario della Messa, di questa approvazione prima ancora
di quella del Messale intero, è che ci fa guadagnare tempo per prepararci all’istruzione
e alla catechesi.
D. – Quando i cattolici di Filadelfia
o di Washington, di New York o del Nebraska si troveranno a celebrare la Messa domenicale,
quali saranno i cambiamenti più importanti che potranno incontrare?
R.
– Well, first let me say that the previous translation from Latin into in English
of the … Prima di tutto devo dire che la precedente traduzione dal latino
in inglese dell'Ordinario della Messa non era precisamente una traduzione letterale:
c’erano frequenti parafrasi... Con questa nuova traduzione – mi torna alla mente dopo
tanti anni – quando i fedeli rispondono all’invito del vescovo o del sacerdote – “Il
Signore sia con voi!” – risponderanno “E con il tuo spirito!”, che è una traduzione
più formale – o più fedele – dal latino “Et cum spiritu tuo”. Anche molte delle preghiere
che abbiamo imparato insieme, come il Confiteor, il Gloria, il Credo sono state tradotte
fedelmente e ci saranno modifiche alle quali, sono sicuro, i fedeli si abitueranno
molto rapidamente. Ascoltando le preghiere recitate dal sacerdote da solo, specialmente
le preghiere eucaristiche e in particolare la prima preghiera eucaristica, ovviamente
ci saranno cambiamenti evidenti ed inevitabili, che derivano dalla fedele traduzione
dal latino.
D. – Pensa che sarà molto difficile fare
accettare questi cambiamenti?
R. – I think for the
most part people will accept the changes in language in the Missal … Credo
che la maggior parte delle persone accetterà i cambiamenti del linguaggio del Messale;
ci vorrà un po’ di tempo, perché sono abituati a recitare le preghiere in inglese
in quel modo da 40 anni. Penso però che la chiave per far accettare i cambiamenti
si trovi nell’istruzione: non semplicemente nella sostanza dei cambiamenti, ma nella
spiegazione del perché sono stati apportati, perché è importante comprenderle. I testi
liturgici comunicano la fede della Chiesa, sono i portatori della fede della Chiesa,
e in quanto tali è necessario che siano chiaramente formulati, senza alcun tipo di
compromesso: semplicemente quello in cui crediamo quando preghiamo.