Secondo l’ONU l’accesso all’acqua potabile nel mondo ha fatto registrare importanti
progressi
Per la prima volta dal 1990, il numero delle persone che nel mondo non hanno accesso
all’acqua potabile sarebbe sceso al di sotto della soglia del miliardo: a sostenerlo
è un rapporto annuale dell’ONU sui cosiddetti “Obiettivi del millennio” in materia
di “sostenibilità ambientale”. “Le tendenze attuali - si legge nel documento stilato
dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dal Fondo dell’ONU per l’infanzia
(UNIcEF). - indicano che oltre il 90% della popolazione mondiale avrà un migliore
accesso all’acqua potabile entro il 2015”. Secondo gli esperti delle Nazioni Unite,
cambiamenti significativi sono avvenuti soprattutto nel sudest asiatico: in Myanmar,
l’ex Birmania, sarebbe ormai il 68% della popolazione a poter contare su approvvigionamenti
regolari. Progressi si registrano anche in Vietnam, dove il “diritto” all’acqua sarebbe
garantito al 47% degli abitanti. Il documento dell’ONU – fa notare l’agenzia MISNA
- sottolinea però come restino molte le aree di crisi e i problemi irrisolti. In primo
luogo l’Africa sub-sahariana, una delle poche regioni del Pianeta non in linea con
gli “obiettivi” in materia di “sostenibilità ambientale”. Uno degli scopi prioritari
è di dimezzare entro il 2015 il numero delle persone che non hanno accesso all’acqua
potabile e ad adeguati servizi sanitari di base. Proprio su quest’ultimo fronte, d’altra
parte, si concentrerebbero le difficoltà maggiori. Secondo le Nazioni Unite, più di
due miliardi di persone vedono ancora i loro diritti negati. (A.L)