2008-07-21 08:10:51

Prima della partenza, la Messa con le vittime di abusi sessuali commessi da preti


“Dio benedica il popolo dell’Australia”. Con queste parole il Papa si è congedato da Sydney al termine del viaggio più lungo del suo Pontificato, in occasione della 23^ Giornata Mondiale della Gioventù. All’aeroporto della città. Benedetto XVI ha ringraziato il premier Kevin Rudd e tutte le autorità che hanno permesso la riuscita dell’evento. Lo stesso aveva già un’ora prima, parlando ai 12 mila volontari della Gmg. Dalla sua, il primo ministro ha ringraziato il Pontefice per la visita ed ha annunciato che d’ora in poi l’ambasciatore australiano presso la Santa Sede, sinora in Irlanda, avrà una residenza stabile a Roma. Il futuro rappresentante diplomatico, Tim Fischer, già vice primo ministro e leader del National Party, è stato presentato a Benedetto XVI. E le ultime ore del Papa a Sydney sono state caratterizzate da un toccante fuori programma: la Messa celebrata con una rappresentanza delle vittime di abusi sessuali da parte di preti. Ci riferisce il nostro inviato a Sydney, Roberto Piermarini: RealAudioMP3
 
Come espressione della sua sollecitudine pastorale nei confronti di coloro che hanno subito abusi sessuali da parte del clero, Benedetto XVI ha celebrato questa mattina una Messa alla presenza di un gruppo rappresentativo di vittime. L'incontro – ha poi specificato il nostro direttore al seguito papale padre Lombardi - ha avuto luogo nella piccola cappella della Cathedral House dove il Papa è stato accolto in questi giorni. Erano presenti quattro vittime, due uomini e due donne, accompagnati dai loro supporter e da un sacerdote incaricato della pastorale nei loro confronti. Con il Papa hanno concelebrato il cardinale Pell, il sostituto della Segreteria di Stato mons. Filoni e i due segretari. Al termine della Messa gli ospiti hanno potuto parlare singolarmente con il Papa che ha rivolto loro affettuose parole di partecipazione e di conforto. L'evento è terminato poco prima del suo incontro con i 12 mila volontari della GMG e tutto si è svolto in un clima di rispetto, di spiritualità e di intensa commozione. Come già avvenuto negli Stati Uniti, il Papa ha desiderato incontrare alcune vittime come gesto concreto per esprimere i sentimenti da lui già manifestati più volte nei suoi interventi sul dramma degli abusi sessuali. In Australia – ha osservato padre Lombardi - ha desiderato farlo dopo la conclusione della Giornata Mondiale della Gioventù perché questa era il motivo specifico del suo viaggio.







All the contents on this site are copyrighted ©.