L'incontro del Papa con i benefattori e gli organizzatori della GMG: "avete reso possibile
una giornata meravigliosa per la vita della Chiesa"
Benedetto XVI, dopo la Messa all’ippodromo di Randwick, si è recato alla Cathedral
House di Sydney, dove ha incontrato i benefattori e gli organizzatori della GMG. Ce
ne parla Sergio Centofanti:
Il Papa
esprime la propria gratitudine a quanti hanno contribuito al successo di questa
Giornata mondiale della gioventù. Una “giornata meravigliosa per la vita della Chiesa”
- ha detto – resa possibile grazie al sacrificio silenzioso e nascosto di tante persone.
Benedetto XVI li vuole ringraziare uno per uno, non solo per la loro fatica, ma soprattutto
per la fiducia che hanno riposto nei giovani:
“How
many good seeds have been sown in these short days!…". “Quanti
buoni semi sono stati seminati in questi giorni!” – ha esclamato – piccoli granelli
di senapa poco visibili: e ha pregato che possano crescere e portare frutto nella
vita dei ragazzi che hanno partecipato alla GMG e nella vita della Chiesa e del mondo
intero. Il Papa sottolinea la generosità di benefattori e organizzatori: e se ieri
alla Veglia aveva detto che “ciò che costituisce la nostra fede non è in primo luogo
ciò che facciamo ma ciò che riceviamo” oggi ha ricordato con San Paolo che “vi è più
gioia nel dare che nel ricevere”. E’ la dimensione propria dello Spirito, un mutuo
scambio di amore che crea unità e nel quale troviamo la vera gioia, la vera vita:
“May you never doubt the truth of our Lord’s
promise… Non dubitate mai della verità della promessa di nostro Signore,
secondo cui ogni volta che noi offriamo la nostra creatività, la nostra energia, le
nostre risorse, le nostre stesse persone, noi le riceviamo poi in cambio con abbondanza
(cfr Mt 19,29).”
Così centinaia di migliaia di
giovani hanno potuto fare un’intensa esperienza di fede a Sydney ma nello stesso tempo
– ha concluso il Papa – “hanno arricchito questa terra con la testimonianza da loro
resa all’amore di Cristo e alla forza del suo Spirito operante nella Chiesa”.