Spagna: l’Istituto di Politica familiare contro la nuova proposta di legge sull’aborto
L’Istituto di Politica familiare (IPF) spagnolo ha lanciato un appello contro la proposta
di legge sull’aborto attualmente in discussione: “Se sarà approvata – ha detto il
presidente Eduardo Hertfelder, le cui parole sono state riportate dall’agenzia Fides
– nel 2015 la Spagna supererà i 230mila aborti annuali”. Attualmente in Spagna è possibile
abortire fino alla dodicesima settimana di gravidanza, inoltre la recente approvazione
di un decreto permette che non venga registrato alcun dato in merito. La proposta
di legge prevede che gli aborti siano legalizzati fino all’ultima settimana a motivo
del cosiddetto “rischio psicologico per la madre”. Secondo le previsioni di IPF, i
dati sono allarmanti: a 637 bambini al giorno sarà impedito di nascere, circa uno
ogni 2-3 minuti, e il numero di aborti l’anno, che ora nel Paese iberico cresce al
ritmo del 10 per cento, subirà una forte accelerazione. Si teme, infine, che l’entrata
in vigore della legge provochi “un effetto chiamata” negli altri Paesi dell’Unione
Europea. (R.B.)