Scambio di prigionieri: il dolore in Israele. I festeggiamenti in Libano
Con due toccanti cerimonie funebri ed onori militari, Israele ha dato l’ultimo saluto
ai riservisti Eldad Regev e Ehud Goldwasser, catturati e uccisi dai guerriglieri Hezbollah
nel luglio 2006, le cui salme sono state restituite mercoledì nello scambio di prigionieri
tra il movimento sciita libanese e lo Stato ebraico. Di contro, non si è ancora esaurita
l'ondata d'entusiasmo in tutto il Libano per la liberazione di cinque prigionieri
– tra cui Samir Quntàr – e la restituzione delle salme di circa 200 tra miliziani
sciiti e combattenti palestinesi. Da Beirut, ci riferisce Laure Stephan:
Ciò che ha
colpito la comunità internazionale dello scambio di prigionieri tra Israele ed Hezbollah
è la netta contrapposizione tra il dolore dello Stato ebraico e le scene di giubilo
in Libano. Ascoltiamo Maria Grazia Enardu, docente di Storia delle Relazioni Internazionali
all’Università di Firenze, intervistata da Giada Aquilino:
E mentre in
un tribunale di Gerusalemme ieri è stato interrogato il finanziere americano che accusa
il premier israeliano Olmert di aver intascato tangenti per un valore di 150 mila
dollari, in Libano sono riprese le violenze tra miliziani e forze di sicurezza a Tripoli,
nel nord del Paese: il bilancio è di un morto e sei feriti.