Ebrei, cristiani e musulmani sono una straordinaria forza di umanizzazione: così,
il cardinale Tauran alla Conferenza interreligiosa di Madrid, promossa dal re saudita,
Abdallah
Valorizzare le fondamenta comuni delle grandi religioni monoteiste per costruire un
futuro di pace tra i popoli: è l’esortazione levata, stamani a Madrid, dal cardinale
Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
Il porporato francese è intervenuto alla Conferenza interreligiosa, promossa dal Re
dell’Arabia Saudita, Abdallah, con la partecipazione di autorità dell’Islam, del Cristianesimo
e dell’Ebraismo. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Con l’incontro
di Madrid, ebrei, cristiani e musulmani dimostrano che “le religioni non sono una
fonte di tensione”, ma al contrario una “forza positiva straordinaria per l’umanizzazione
dell’intera società”: ne è convinto il cardinale Jean-Louis Tauran, che ha ringraziato
il re saudita per l’iniziativa della Conferenza interreligiosa. Un incontro definito
“storico” dal porporato. Il cardinale Tauran ha portato ai partecipanti i saluti e
l’incoraggiamento del Papa, che, ha detto, “è convinto che un dialogo basato sull’amore
e la verità” è la strada migliore per “portare armonia, felicità e pace ai popoli
della terra”. A Madrid, ha proseguito il porporato francese, è stato possibile “apprendere
un nuovo modo di percorrere la via del dialogo” e sono nate delle nuove amicizie,
una nuova ispirazione. Il cardinale Tauran ha così indicato quelle convinzioni profonde
che accomunano i credenti delle tre religioni monoteiste: la fede in unico Dio, la
responsabilità di preservare il Creato, la sacralità della persona umana, il comune
interesse ad offrire ai giovani dei principi morali e, ancora, la forza dell’amore
e la centralità della legge naturale.
Il cardinale
Tauran si è poi soffermato sulla libertà religiosa, un “imperativo”, ha affermato,
che va al di là “della necessità di avere dei luoghi dedicati al culto”. La libertà
religiosa, è stata la sua riflessione, “deve anche includere la possibilità per i
credenti di svolgere un ruolo attivo nella sfera pubblica, attraverso responsabilità
culturali, politiche e sociali”. In tale contesto, il capo dicastero vaticano ha indicato
tre obiettivi da conseguire: l’approfondimento della conoscenza reciproca, lo sviluppo
di studi religiosi e la formazione delle persone al dialogo interreligioso. D’altro
canto, ha detto il cardinale Tauran, come insegna Benedetto XVI, il dialogo interreligioso
non deve tendere al sincretismo. Le religioni, ha avvertito, “non sono tutte più o
meno la stessa cosa”, mentre è vero che tutti coloro che cercano Dio “hanno la stessa
dignità”. Il dialogo interreligioso, ha aggiunto, “non può essere costruito sull’ambiguità”.
Lasciando Madrid, ha concluso il porporato, “siamo più fiduciosi” convinti che con
l’aiuto di Dio, “possiamo fare dell’umanità un’autentica famiglia”.