2008-07-18 15:44:04

Ciclone Nargis in Myanmar: l’opposizione accusa la giunta di sfruttare i profughi per la ricostruzione


In Myanmar, la giunta militare "sfrutta il lavoro di migliaia di persone dei campi profughi, per la ricostruzione delle zone del delta dell’Irrawaddy colpite dal passaggio del ciclone Nargis". La denuncia – rende noto l’agenzia AsiaNews - arriva dal quotidiano di opposizione The Irrawaddy News, che cita fonti anonime. Secondo il giornale, gli abitanti di Laputta, Pyapon, Bogalay e Dedaye sono costretti a lavorare senza compenso svolgendo le mansioni più umili e onerose. Chi si rifiuta di lavorare in queste durissime condizioni, è costretto a pagare una tassa di oltre un dollaro e mezzo, somma proibitiva per gran parte della popolazione del Myanmar. Nel Paese asiatico, infatti, il reddito medio è al di sotto della soglia di povertà. Il regime birmano è stato più volte condannato dalla comunità internazionale per sfruttamento del lavoro durante la costruzione di basi militari, strade e ponti. Per quanti si sono rifiutati di collaborare – sostengono diverse fonti - si sono anche aperte le porte del carcere. Da segnalare, infine, che la FAO ha lanciato un appello in favore delle comunità colpite dal ciclone che due mesi fa ha causato oltre 130 mila morti. L’organizzazione delle Nazioni Unite ha chiesto 33 milioni di dollari per aiutare contadini e pescatori. In questa area stanno lavorando anche squadre dell'organizzazione umanitaria 'Medici Senza Frontiere' (MSF): portano soccorsi d'emergenza ad oltre 350 mila persone. Finora MSF ha distribuito 939 tonnellate tra scorte di farmaci e generi di soccorso. (A.L.)







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