2008-07-17 15:04:40

Spagna: assolti 4 dei 21 condannati per gli attentati di Madrid dell'11 marzo


Quattro dei 21 condannati per gli attentati ai treni dell’11 marzo del 2004 a Madrid sono stati assolti in appello dal Tribunale supremo spagnolo, che ha inoltre confermato l’assoluzione in primo grado di cui aveva beneficiato ''Mohamed l'Egiziano'', accusato di essere il cervello della strage di matrice islamica che costò la vita a 191 persone. Ora torneranno in libertà Basel Ghalyoun e Mohamed Almallah Dabas, condannati in primo grado a 12 anni di carcere per appartenenza a un organizzazione terrorista, Abdelilah El Fadual El Akil, condannato in primo grado a 9 anni per collaborazione con una organizzazione terrorista e Raul Gonzalez Pena, condannato a cinque anni per fornitura di esplosivi.

Iraq
Ennesima giornata di sangue in Iraq, dove si registrano almeno diciassette morti e 95 feriti, dei quali trenta in condizioni critiche, in seguito all’esplosione di un’autobomba a Tal Afar, nel nordovest del Paese. Si tratta del peggiore attentato perpetrato dall'agosto 2007 nella cittadina dalla popolazione a maggioranza turcomanna. Le violenze non fermano però l’impegno sul fronte diplomatico delle autorità irachene. Il premier iracheno, Nuri al-Maliki, ha ricevuto stamani a Baghdad il leader della maggioranza parlamentare libanese, Saad Hariri. I due hanno discusso degli sviluppi politici in corso nella regione. Maliki ha evidenziato l'importanza del ritrovato accordo libanese che ha portato al nuovo governo ''di unità nazionale''. Dal canto suo, Hariri ha elogiato Maliki per i successi in ottenuti dal governo di Baghdad, in particolare sul fronti della stabilità e della sicurezza. Il primo ministro iracheno partirà lunedì prossimo per un tour europeo, durante il quale farà tappa in Germania e in Italia per rafforzare le relazioni politiche e rilanciare gli investimenti Iraq. Nel corso del soggiorno in Italia, al-Maliki sarà ricevuto dal Santo Padre in Vaticano.

USA – Afghanistan
Si concretizzano le intenzioni del Pentagono di cambiare le proprie priorità, spostando parte delle truppe dall’Iraq all’Afghanistan. Il segretario alla Difesa, Robert Gates, ha annunciato ieri che è al vaglio degli esperti un piano per far fronte alla crescente minaccia rappresentata dai talebani. "Stiamo chiaramente lavorando molto duro per vedere se ci sono le opportunità per inviare prima ulteriori truppe", ha detto Gates ai giornalisti al Pentagono. Gli Stati Uniti hanno circa 36 mila soldati in Afghanistan. Circa 17.500 nell'ambito di una forza di 53 mila uomini a guida NATO, mentre il resto opera sotto l'egida di una separata missione USA.

Irlanda
“Non ci lasceremo intimidire da nessuno”. Si è espresso così ieri il ministro degli Esteri irlandese, Michael Martin, rispondendo seccamente a Nicolas Sarkozy, secondo il quale l’Irlanda dovrà tornare a votare sul trattato europeo di Lisbona, da loro già clamorosamente bocciato al referendum popolare del 12 giugno. Ancora più polemici i movimenti che si sono battuti per la bocciatura della carta di Lisbona, che parlano di natura antidemocratica di quanto succede a Bruxelles. Sarkozy è atteso lunedì prossimo a Dublino per una ''visita di ascolto'' nella sua veste di presidente di turno dell'UE.

Egitto
Almeno quaranta persone sono morte e 40 sono rimaste ferite a seguito di un rocambolesco maxitamponamento, che ha coinvolto anche un treno, nel nord del’Egitto. Fonti di sicurezza riferiscono che un camion, con i freni fuori uso, si è scontrato con un'auto e un bus fermi ad un passaggio a livello: i tre veicoli sono finiti quindi sulle rotaie e sono stati colpiti dal treno in arrivo. L'alta incidenza di incidenti stradali è una vera è propria piaga dell’Egitto, che patisce un sistema stradale in cattive condizioni e un Codice della strada permissivo.

Somalia
Non si ferma la violenza in Somalia dove almeno cinque civili, tra i quali una donna e i suoi due figli, sono rimasti uccisi nelle prime ore di oggi in un attacco degli insorti somali contro un campo militare etiope a Mogadiscio. Gli insorti e i soldati si sono scambiati colpi di artiglieria pesante nel quartiere du Huruwa, una delle zone più instabili della capitale somala. Nel Paese africano resta quindi alto il livello dello scontro tra le milizie islamiche e le truppe etiopiche filogovernative, sebbene nel giugno scorso si stato firmato un accordo di pace tra il governo somalo e parte dell’opposizione.

Sudan
Resta alta la tensione in Sudan dopo che la Corte penale internazionale ha avanzato una richiesta d'arresto nei confronti del presidente, Omaral-Beshir, per i crimini commessi in Darfur. Un militare della forza internazionale dell'ONU è stato ucciso oggi proprio in Darfur, mentre stava effettuando operazioni di pattugliamento nella zona occidentale della regione. La nazionalità del militare non è stata resa nota. L'episodio accresce il timore dei responsabili della missione congiunta di Nazioni Unite e Unione Africana, che hanno già cominciato a ritirare dal Darfur il personale definito ''non essenziale''. Sul fronte politico, il segretario generale della Lega Araba, Amr Mussa, ha fatto sapere che visiterà Khartum domenica prossima dopo il meeting straordinario dei ministri degli Esteri arabi, che si svolgerà sabato in Egitto.

Alpinismo
Stanno bene Simon Kehrer e Walter Nones, i due compagni di cordata di Karl Unterkircher, l’alpinista precipitato sul Nanga Parabat. I due sono stati localizzati con potenti cannocchiali: si trovano a circa 6.800 metri di quota e stanno continuando a salire. Lo si apprende al Comando generale dei carabinieri, che ha contattato Agostino Da Polenza, direttore del comitato "Everest K2-Cnr".

Cambogia-Thailandia
Stanno peggiorando i rapporti tra Cambogia e Thailandia: il livello di tensione al confine tra i due Paesi si sta alzando, come ha dichiarato il primo ministro cambogiano, Hun Sen, che ha lanciato anche un appello per il ritiro delle truppe thailandesi nell’area. L’esponente del governo ha scritto una lettera al suo omologo thailandese, Samak Sundaravej, per spiegare che lo schieramento dell’esercito thai ha complicato le relazioni tra i due Paesi. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 199

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