In varie località della costa romagnola, la Parola in spiaggia per i turisti in ricerca
“Le vacanze possano essere un periodo in cui riscoprire il valore dell’amicizia, rinsaldare
la vita di famiglia, nutrire di più la vita di fede”. E’ l’augurio rivolto ai fedeli
e ai turisti dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Giuseppe Verucchi. “L’evangelizzazione
– spiega il presule – deve continuare anche in spiaggia, sotto l’ombrellone, perché
molta gente durante le vacanze è più disponibile e interessata alla fede, alla riflessione
e alla preghiera”. Sono anni ormai, che l’arcivescovo promuove la lectio divina serale
per turisti e residenti di varie località della costa romagnola. Lo schema di questa
iniziativa è quello classico e prevede l’introduzione da parte del presule, la lettura
del Vangelo, la riflessione comunitaria e spunti per la traduzione della Parola nel
quotidiano. “Al termine di ciascuna serata – sottolinea mons. Giuseppe Verucchi –
la gente si ferma a parlare con molta familiarità; pone domande di approfondimento,
si confida e apre il proprio cuore”. La diocesi di Ravenna-Cervia – rende noto il
quotidiano Avvenire - ha diffuso un depliant in tutte le parrocchie di località di
mare, con il programma di celebrazioni e iniziative. Il 18 luglio si terrà un incontro
di preghiera a Lido Adriano, il 21 a Lido di Savio ed il 24 a Pinarella. I commenti
dei turisti sono sempre positivi: “abbiamo partecipato per caso – spiegano alcuni
giovani romani – ma adesso abbiamo il desiderio di approfondire la conoscenza della
Bibbia”. “Prendiamo parte volentieri alla spiegazione dell’arcivescovo – aggiungono
alcuni amici di Verona – che ci fa vivere la Scrittura come alimento della spiritualità”.
Nella lettera di presentazione di questa iniziativa, l’arcivescovo invita i villeggianti
“ad accogliere i benefici del sole e del mare”, li esorta “a vivere nella serenità
le vacanze” e rivolge loro una viva esortazione: “Accogliete il Signore nella preghiera,
mettetevi in ascolto della sua Parola, incontrandolo nei sacramenti e nell’Eucaristia”.
(A.L.)