2008-07-14 14:40:47

I giovani festeggiano l'arrivo a Sydney della Croce della GMG. In città, l'incontro promosso dal Vicariato di Roma "Testimoni del Vangelo nell'università"


Nell’intreccio di iniziative che stanno animando questa prima fase della GMG, in attesa che Benedetto XVI, uno degli appuntamenti svoltosi oggi a Sydney ha riguardato l’annuncio del messaggio cristiano fra gli studenti. “Testimoni del Vangelo nell’università” è stato per l’appunto il tema dell’incontro organizzato dall’Ufficio per la Pastorale universitaria del Vicariato di Roma, in collaborazione con le associazioni degli studenti cattolici australiani e le cappellanie cattoliche dell’arcidiocesi di Sydney, svoltosi presso il St John College-University of Sydney. A seguirlo per noi c’era Marina Tomarro:RealAudioMP3  
 
Per evangelizzare occorre prima di tutto rendere credibile la nostra fede. E’ questo il messaggio finale dell’incontro tra gli universitari europei ed australiani, che si è svolto oggi pomeriggio presso l’Università di Sydney. Mons. Lorenzo Leuzzi, direttore dell’ufficio per la pastorale universitaria del vicariato di Roma:
 
“La prospettiva è che si possa creare qualche possibilità di comunione. Io ho fatto loro una proposta di collegarsi con noi in occasione della Veglia mariana, che sarà celebrata il 14 marzo. Credo che anche questo possa essere un grande momento di ripresa e di rilancio dell’esperienza di questa Giornata mondiale della Gioventù e soprattutto possa essere la prospettiva di un inserimento del continente australiano anche all’interno di quel cammino di rapporti che l’Europa sta vivendo con gli altri continenti”.
 
E i ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontare le loro esperienze di vita universitaria, che pur essendo svolta in due continenti lontani tra loro ha molto in comune soprattutto la difficoltà di riuscire a portare il Vangelo ai propri compagni all’interno degli atenei, ma anche il desiderio di riuscire a costruire attraverso la preparazione e lo studio un futuro migliore. Ma ascoltiamo ancora mons. Lorenzo Leuzzi:
 
“Quando siamo venuti, abbiamo riscontrato che l’Australia vive un momento molto forte di secolarizzazione e di laicizzazione. Credo che dalla collaborazione tra l’Europa e l’Australia, e quindi tra due culture certamente diverse ma anche per tanti versi convergenti, possa nascere una nuova capacità di affrontare con coraggio le difficoltà. Penso inoltre che l’Europa dovrebbe riuscire ad offrire all’Australia quella dimensione culturale che è propria del continente europeo, mentre la giovinezza di un popolo come quello australiano riesca ad offrire quelle motivazioni più esistenziali che sono importanti, perché la riflessione che siamo chiamati a costruire non resti qualcosa di puramente fine a se stesso, ma entri nel vissuto della quotidianità delle persone nel proprio tempo”.







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