Messaggio di Benedetto XVI ai giovani della GMG: in Australia per scoprire nelle parole
di Gesù la risposta alle grandi domande della vita e per non perdere la speranza
Un invito a raggiungerlo in Australia “terra meridionale dello Spirito Santo”: lo
rivolge ai giovani di tutto il mondo Benedetto XVI dalle pagine di un Messaggio che
da oggi circola tra le folle di ragazzi già a Sydney, che accoglierà quelli in arrivo
e che occhieggia anche dai quotidiani locali, sempre più coinvolti dagli inizii della
Giornata mondiale della Gioventù, che dalle 15, ora di Sydney, le 7 in Italia, ha
sul suolo australiano il suo protagonista più atteso: il Papa. Dopo le parole pronunciate
ieri poco dopo l’inizio del lungo viaggio aereo verso i luoghi della GMG, il pensiero
di Benedetto XVI è ora affidato a questo Messaggio che fa da “prologo”, quasi, al
momento in cui il Pontefice, giovedì prossimo, si lascerà abbracciare dalle decine
di migliaia di ragazzi e ragazze di tutti i continenti e potrà parlare direttamente
con loro. Ascoltiamone una sintesi, in questo servizio di Alessandro De Carolis:
Il
mondo attuale spesso confonde i giovani. La confusione li rende incerti su cosa fare,
l’incertezza finisce con il generare la sfiducia. Ma Gesù ha le risposte che i giovani
cercano: per se stessi, per l’ambiente che li circonda ed ha bisogno di protezione,
per quelle popolazioni che, oppresse da varie forme di miseria, sono lì con la loro
povertà a scuotere la coscienza del mondo in cerca di aiuto e di progresso. Benedetto
XVI presenta con queste rapide “pennellate” il senso e gli obiettivi della Giornata
mondiale della gioventù. In un messaggio indirizzato al popolo australiano e ai giovani
che partecipano al grande raduno di Sydney, il Papa torna su un concetto a lui caro:
i giovani missionari dei giovani. “E’ mia ferma convinzione - scrive - che i giovani
sono chiamati ad essere strumenti di questo rinnovamento, comunicando ai loro coetanei
la gioia che hanno sperimentato nel conoscere e nel seguire Cristo, e condividendo
con gli altri l’amore che lo Spirito riversa nei loro cuori, in modo che anch’essi
siano colmi di speranza e di gratitudine per tutto il bene che hanno ricevuto da Dio,
nostro Padre celeste”.
Una speranza che oggi, constata
Benedetto XVI, purtroppo molti giovani non hanno, anche perché contraddittori sono
i segnali che arrivano sulle grandi questioni che li interpellano. “Rimangono perplessi
- nota il Papa - di fronte alle domande che si presentano loro in modo sempre più
incalzante in un mondo che li confonde, e sono spesso incerti verso dove rivolgersi
per trovare risposte. Vedono la povertà e l’ingiustizia e desiderano trovare soluzioni.
Sono sfidati dagli argomenti di coloro che negano l’esistenza di Dio e si domandano
come rispondervi. Vedono i grandi danni recati all’ambiente naturale dall’avidità
umana e lottano per trovare modi per vivere in maggiore armonia con la natura e con
gli altri”. E le risposte a tutto questo? Benedetto XVI è chiaro: lo Spirito, afferma,
“ci orienta a Cristo”, in Lui “troviamo le mete per le quali vale veramente la pena
di vivere” e “la forza per continuare il cammino con cui far nascere un mondo migliore”.
Il Pontefice, che in precedenza aveva ringraziato
tutti i livelli, civili ed ecclesiali, che si sono adoperati per l’organizzazione
e la buona riuscita della GMG, spende parole di affetto specialmente per chi, dice,
ha sostenuto “grandi sacrifici” per raggiungere l’Australia. “Prego - è il suo augurio
- che vengano largamente ricompensati”. E un’altra preghiera conclude il suo Messaggio:
che “i cuori dei giovani che si riuniscono a Sydney per la celebrazione della Giornata
Mondiale della Gioventù trovino veramente riposo nel Signore e - soggiunge - possano
essere colmati di gioia e di fervore per diffondere la Buona Novella fra i loro amici,
le loro famiglie e tutti coloro che incontrano”. Il mio cuore, conclude il Papa, “vi
raggiunge tutti, compresi coloro che sono malati o in difficoltà di qualsiasi genere.
A nome di tutti i giovani, vi ringrazio di nuovo per il vostro sostegno alla mia missione
e vi chiedo di continuare a pregare soprattutto per loro”.