2008-07-08 14:19:41

Maria Voce eletta presidente del Movimento dei Focolari, la prima a succedere alla fondatrice Chiara Lubich


E’ Maria Voce, una tra le più strette collaboratrici di Chiara Lubich, la nuova presidente del Movimento dei Focolari. E’ stata eletta ieri a Castelgandolfo dall’Assemblea generale pressoché all’unanimità. Nata ad Ajello Calabro nel 1937, Maria Voce ha compiuto studi di Teologia e di Diritto canonico e ha maturato una lunga esperienza in campo ecumenico e interreligioso. Il nuovo co-presidente è Giancarlo Faletti, già corresponsabile del Movimento a Roma. Nei prossimi giorni, si procederà all’elezione dei consiglieri. Ma con quale emozione e quali sentimenti Maria Voce ha accolto il nuovo incarico sapendo di succedere direttamente a Chiara, fondatrice e prima presidente dell’Opera di Maria, nome ufficiale del Movimento? Ascoltiamola nell’intervista di Adriana Masotti:RealAudioMP3

R. - Una grande emozione sicuramente, ma anche tanta pace, perché ho constatato durante questi giorni quanto lo spirito di Chiara Lubich non sia partito con lei, ma sia rimasto veramente presente in tutte le persone che hanno composto questa assemblea e che nella pienezza della comunione reciproca hanno espresso questa elezione nella mia persona. Non è importante che sia la mia persona o un’altra, ma è importante che questo spirito di Chiara continui anche nella sua opera, in questo momento.

 
D. - Qual è, in poche parole, l’eredità spirituale di Chiara, che lei sente illuminerà il suo nuovo compito...

 
R. - Io stamattina, svegliandomi, mi sono messa in unità con Chiara, per dire le mie preghiere del mattino, come faccio tutte le mattine. E la prima cosa che le ho detto è stata: “Chiara ti prego, dammi il tuo cuore, per amare tutte le persone dell’Opera, così come tu le hai amate e come tu continueresti ad amare”. Penso che questo amore di Chiara, che non ha mai conosciuto limiti né misure, sia la cosa che mi porto dentro come mio compito personale, in questo nuovo incarico che mi viene affidato. Poi, l’eredità è l’eredità della spiritualità, del carisma di comunione, del carisma di portare la presenza di Gesù in mezzo alle persone, che si uniscono nel suo nome. E questo, naturalmente, lo faremo insieme in tutta l’Opera.

 
D. - Il Movimento dei Focolari è un movimento vasto, diffuso in tutto il mondo, con dentro ogni categoria di persone e di vocazioni. Come si fa a portare avanti una realtà così?

 
R. - Una volta a Chiara hanno chiesto: “Come fa a seguire tanta gente?”. E Chiara ha risposto: “Io seguo Dio e gli altri mi vengono dietro”. Io cercherò di fare come lei. Non è che io possa portare avanti tutte le realtà che sono nell'Opera. Io posso cercare di unirmi a Dio, di amare tutte le realtà dell’Opera, e insieme con loro scoprire, per ognuna, quella particolarità che la rende testimone efficace del carisma di Chiara nel posto in cui si trova: i giovani in mezzo alla gioventù, quelli che lavorano nella società in mezzo ai loro ambienti di lavoro, in mezzo ai loro colleghi, i sacerdoti nel loro sacerdozio ministeriale, le famiglie nella loro vita familiare. Penso che a me tocchi soltanto amarli tutti e insieme con loro capire come ognuno possa incarnare questo carisma nel proprio ambito. Certamente, la priorità è sempre quella di tendere con tutte le nostre forze al fine, per cui è nata quest’Opera, cioè perseguire l’unità a tutti i livelli, in tutti i campi: da quello fra le generazioni, a quello fra le Chiese, a quello fra le religioni, fra tutte le persone, fino ad arrivare a costruire quella famiglia universale che sola può rispondere al nome di Opera di Maria, con il quale il Movimento è anche stato approvato.

 
D. - E’ indubbio che l’Opera di Maria, il Movimento dei Focolari, viva un’altra pagina, un’altra tappa della sua storia. Questo passaggio, dai primi focolarini agli altri...

 
R. - Non riesco a vederlo proprio come un passaggio da una fase ad un’altra, perchè vedo che davvero siamo sempre andati avanti a corpo. Non c’è mai stata una distanza fra una generazione e l’altra. C’è stato semmai un rapporto fra una generazione che donava tutta la sua ricchezza, una generazione che la riceveva e, insieme, portavano avanti. Quindi, come in una famiglia non c’è distanza tra genitori e figli, così anche tra noi non c’è distanza, anche se in questo momento magari, per più tempo disponibile o per più forze disponibili, più energie disponibili, qualcuno subentra al posto di qualcun altro. Ma saremo comunque insieme a portare avanti tutto. E sicuramente, il patrimonio di coloro che hanno cominciato con Chiara è quella insostituibile ispirazione che rimane sempre a guidarci, ad accompagnarci.







All the contents on this site are copyrighted ©.