Il sangue del sacerdote cattolico ucciso in Nepal darà nuova linfa al Vangelo in Asia:
intervista con padre Earatthera, missionario Salesiano in India
Proseguono le indagini in Nepal per far luce sul brutale assassinio del sacerdote
salesiano di 62 anni, padre John Prakash, ucciso nella notte tra lunedì e martedì
scorsi mentre si trovava nell’istituto in cui viveva. Il religioso, di origine indiana,
lavorava in Nepal da oltre 10 anni. Sulle possibili cause di questo omicidio ascoltiamo
padre Anthony Earatthera, missionario Salesiano raggiunto telefonicamente a
Calcutta da Amedeo Lomonaco:
R. - All’inizio
pensavamo che gli assassini di padre John Prakashi fossero dei banditi entrati nell’istituto
per rubare. Però, adesso, sembra che il motivo di questo omicidio sia ancora più grave:
sembra che ci sia un gruppo di fondamentalisti induisti dietro l’assassinio..
D.
- Quale significato può avere questo episodio per l’impegno di evangelizzazione in
Nepal e in Asia?
R. - Ci fa capire che il nostro
impegno deve essere rinforzato. Non dobbiamo avere nessuna paura nell’impegno di evangelizzazione
in nome del Vangelo. Padre John è il primo sacerdote cattolico ucciso in Nepal. Il
sangue dei martiri è il seme della cristianità. Anche in questo caso, il sangue di
padre John potrà davvero essere il seme che permetterà al Vangelo di "crescere" ancora
di più in Nepal.
D. - Come far attecchire meglio
questo seme del cristianesimo, non solo in Nepal ma in tutto il continente asiatico?
R.
- Penso che questo avrà una risonanza anche in tutto il continente asiatico. Quello
che è successo in Nepal avrà conseguenze in altri Paesi, specialmente nei cuori dei
cristiani, dei missionari e di molte altre persone. Penso che questo ci darà la forza
per continuare il nostro sforzo e per promuovere i valori del Vangelo.
D.
- In una situazione di forte minoranza di cristiani, quali passi sta compiendo la
Chiesa in Asia e dove può portare questo cammino missionario?
R.
- Sebbene siamo un gruppo così piccolo in diversi Paesi, abbiamo una forza molto grande
perché lavoriamo in vari campi della società. Tra questi, ci sono l’educazione ed
il servizio nel settore sanitario. Possiamo far vedere che viviamo secondo i valori
del Vangelo. Questo potrà certamente essere un nostro modo di andare avanti su questo
cammino.