In udienza dal Papa il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha invitato Benedetto
XVI a partecipare ad una speciale seduta del Consiglio comunale
Tra le numerose udienze della mattinata, Benedetto XVI ha ricevuto anche il sindaco
di Roma, Gianni Alemanno. Nel corso del colloquio, il primo cittadino ha invitato
il Santo Padre a partecipare ad una seduta straordinaria del consiglio comunale. Su
questo aspetto, Luca Collodi ha intervistato, poco prima dell’udienza, lo stesso
sindaco Gianni Alemanno:
R. - Innanzitutto,
è importante che questa decisione coinvolga sia maggioranza che opposizione. L’ordine
del giorno di presentazione della mozione è stato firmato dal capogruppo del Popolo
della libertà, del Partito democratico, dell’Italia dei valori e di tutti i gruppi
minori. La nostra intenzione è quella di ascoltare il Santo Padre e di confrontarci
con lui sul tema del ruolo internazionale, universale di Roma, questo valore che parte
proprio dal fondamento della cultura cattolica del ruolo di Roma come centro internazionale
e unico del cattolicesimo. Questo terreno credo sia il luogo del più alto confronto
possibile che la città di Roma in tutte le sue appartenenze e visioni possa trovare. D.
- Proprio su questo, sindaco Alemanno, quanto conta la presenza della Chiesa per una
persona impegnata nell’amministrazione di una metropoli come Roma? R.
- Noi siamo una città che ha due Stati al proprio interno ma al di là di questo abbiamo
dentro di noi un messaggio che nel contempo fortemente legato a un’identità chiara
e definita dai valori e che riesce a essere universale. D. -
Avete già qualche ipotesi di lavoro per valorizzare il Natale a Roma? R.
- Vogliamo ricominciare a rianimare il Natale e le festività natalizie: vogliamo ripartire
dalla tradizione di Roma, facendo in modo che ci siano una serie di iniziative tali
da valorizzare l’immagine, il ruolo, attrarre anche i turisti, ma facendo in modo
che questa festa si possa realmente iscrivere nel cuore di Roma. D.
- Roma ha un nuovo vicario per il Papa: il cardinale Vallini. Vuole rivolgergli un
saluto attraverso i microfoni della Radio Vaticana? R. - Come
ieri ho telefonato per salutare il cardinale Ruini, così questa mattina ho potuto
telefonare per salutare il cardinal Vallini a cui rivolgo un saluto filiale. Sono
convinto che la sua opera, come l’opera del cardinale Ruini, sarà fondamentale per
far crescere la nostra città.