Il Papa nel messaggio all’assemblea della Federazione biblica cattolica, in Tanzania:
l’Africa trovi nella Parola di Dio la fonte della giustizia e della riconciliazione
“Possano i vostri cuori essere sempre guidati dallo Spirito Santo nella forza unificatrice
della Parola di Dio”: è uno dei passaggi forti della lettera di Benedetto XVI ai partecipanti
alla settima assemblea generale della Federazione biblica cattolica, apertasi ieri
a Dar-es-Salaam, in Tanzania. Nella missiva, indirizzata al presidente della Federazione
biblica, mons. Vincenzo Paglia, il Papa sottolinea che questa riunione rappresenta
“un’opportunità privilegiata” per “ascoltare insieme la Parola di Dio” e rinnovare
il servizio alla Chiesa, “chiamata a proclamare il Vangelo della pace”. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
La Parola
di Dio sia per i popoli dell’Africa “la sorgente di riconciliazione e di giustizia
dispensatrice di vita, e specialmente della pace autentica che viene solo dal Signore
Risorto”: è l’esortazione di Benedetto XVI ai partecipanti all’Assemblea della Federazione
biblica cattolica. Il Papa sottolinea che la scelta del luogo dell’incontro, Dar-es-Salaam,
“è un importante gesto di solidarietà con la Chiesa in Africa, ancor più in vista
del Sinodo speciale per l'Africa del prossimo anno”. Il messaggio che portate a Dar-es-Salaam,
prosegue la lettera a mons. Paglia, “è chiaramente un messaggio di amore per la Bibbia
e di amore per l'Africa”. D’altro canto, il Pontefice rileva che l’assemblea “attira
l'attenzione su come la Parola di Dio può ripristinare l'umanità nella riconciliazione,
nella giustizia e nella pace”. È questa, avverte, “la parola di vita che la Chiesa
deve offrire a un mondo in frantumi”.
Benedetto
XVI esorta i membri della Federazione biblica cattolica “non solo a continuare a far
conoscere la profonda rilevanza delle Scritture per l’esperienza contemporanea dei
cattolici e specialmente delle generazioni più giovani, ma anche a guidarli a interpretarle
dalla prospettiva centrale di Cristo e del suo mistero pasquale”. Il cristianesimo,
prosegue il documento, “è la religione della Parola di Dio, non una parola scritta
e muta, bensì incarnata e vivente”. E ribadisce che “solo Cristo, Verbo eterno del
Dio vivente, attraverso lo Spirito Santo può aprire la nostra mente per comprendere
le Scritture”.