2008-06-25 14:29:45

Anche la Chiesa ortodossa di Damasco mobilitata per le celebrazioni dell'Anno Paolino


In piena sintonia con le celebrazioni della Chiesa cattolica, l‘apertura a Damasco dell’ l’Anno Paolino – e la città è quella della conversione di San Paolo – coinvolgerà tutte le comunità cristiane, quindi cattoliche, ortodosse e protestanti, e a loro nome la proclamazione ufficiale dell’evento sarà fatta nel pomeriggio di sabato 28 dal patriarca greco-ortodosso di Antiochia Sua Beatitudine Ignazio IV. In quel momento, il patriarca greco-melchita cattolico di Antiochia, Sua Beatitudine Gregorio III, sarà a Roma, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, vicino a Benedetto XVI. Il servizio di Graziano Motta:RealAudioMP3
 
Entrambi i Patriarchi hanno sede a Damasco e da tempo dimostrano il loro impegno per la ricomposizione dell’unità dei cristiani con numerosi documenti e realizzazioni. Fra l’altro, hanno fatto costruire e consacrato insieme a Dummar, alla periferia di Damasco, una chiesa dedicata ai Santi Pietro a Paolo, comune per le celebrazioni liturgiche delle due confessioni. Sabato prossimo, alle 17.30,l i cristiani di Damasco, ai quali si uniranno molti di altre località siriane, si raduneranno nella chiesa greco-ortodossa di San Giorgio a Jdeide-Artouz da dove muoveranno in pellegrinaggio, a piedi, verso il luogo della famosa visione di San Paolo, nella località di Kaukab, distante cinque chilometri. La venerazione dell’evento è perpetuata dalla chiesa greco-ortodossa dedicata all’Apostolo, dove alle 19 si celebreranno i Vespri e un’ora dopo il Patriarca Ignazio IV, a nome di tutti i cristiani, proclamerà l’apertura dell’Anno Paolino, presenti anche autorità civili, fra i quali i rappresentanti dei Ministeri del Waqf (Beni religiosi islamici) e del Turismo.

L’indomani mattina, domenica 29, solennità dei Santi Pietro e Paolo, a Damasco, dalla Gran Moschea degli Ommayadi si muoverà un pellegrinaggio di fedeli cristiani che - passando dalla Via Retta - farà soste nel Patriarcato greco-ortodosso, nella chiesa latina di Sant’Anania, nella chiesa greco-melchita cattolica di San Paolo sulle Mura, per concludersi nel Patriarcato greco-melchita cattolico dove saranno ricevuti dal vicario patriarcale, l’arcivescovo Joseph Absi. Nel pomeriggio, sarà celebrata la Divina Liturgia pontificale nella chiesa di San Paolo sulle Mura e un’ora dopo sarà inaugurata, nel salone della parrocchia greco-ortodossa della Santa Croce, una mostra fotografica sui siti cristiani in Siria. In serata, organizzato dal Ministero del turismo e dalle Chiese cristiane di Damasco, un congresso sinfonico nel palazzo Azim.

 
Sempre all’insegna dell’invocata unità di tutti cristiani, lunedì 30 giugno si muoverà da Damasco un altro pellegrinaggio, stavolta però in autobus, per la località di Maarra, dove sorge il monastero siro-ortodosso di Sant’Efrem. Qui i fedeli assisteranno alla celebrazione della Divina Liturgia in lingua siriaca e saranno poi ricevuti dal Patriarca, Sua Santità Ignazio Zakka I. Proseguiranno quindi per Maalula e il veneratissimo Santuario mariano di Saidnaya. Per il seguito dell’Anno Paolino, il Patriarcato greco-melchita cattolico ha promosso un programma di attività e celebrazioni ogni mese.







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