Anche la Chiesa ortodossa di Damasco mobilitata per le celebrazioni dell'Anno Paolino
In piena sintonia con le celebrazioni della Chiesa cattolica, l‘apertura a Damasco
dell’ l’Anno Paolino – e la città è quella della conversione di San Paolo – coinvolgerà
tutte le comunità cristiane, quindi cattoliche, ortodosse e protestanti, e a loro
nome la proclamazione ufficiale dell’evento sarà fatta nel pomeriggio di sabato 28
dal patriarca greco-ortodosso di Antiochia Sua Beatitudine Ignazio IV. In quel momento,
il patriarca greco-melchita cattolico di Antiochia, Sua Beatitudine Gregorio III,
sarà a Roma, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, vicino a Benedetto XVI. Il
servizio di Graziano Motta: Entrambi
i Patriarchi hanno sede a Damasco e da tempo dimostrano il loro impegno per la ricomposizione
dell’unità dei cristiani con numerosi documenti e realizzazioni. Fra l’altro, hanno
fatto costruire e consacrato insieme a Dummar, alla periferia di Damasco, una chiesa
dedicata ai Santi Pietro a Paolo, comune per le celebrazioni liturgiche delle due
confessioni. Sabato prossimo, alle 17.30,l i cristiani di Damasco, ai quali si uniranno
molti di altre località siriane, si raduneranno nella chiesa greco-ortodossa di San
Giorgio a Jdeide-Artouz da dove muoveranno in pellegrinaggio, a piedi, verso il luogo
della famosa visione di San Paolo, nella località di Kaukab, distante cinque chilometri.
La venerazione dell’evento è perpetuata dalla chiesa greco-ortodossa dedicata all’Apostolo,
dove alle 19 si celebreranno i Vespri e un’ora dopo il Patriarca Ignazio IV, a nome
di tutti i cristiani, proclamerà l’apertura dell’Anno Paolino, presenti anche autorità
civili, fra i quali i rappresentanti dei Ministeri del Waqf (Beni religiosi islamici)
e del Turismo. L’indomani mattina, domenica 29, solennità dei
Santi Pietro e Paolo, a Damasco, dalla Gran Moschea degli Ommayadi si muoverà un pellegrinaggio
di fedeli cristiani che - passando dalla Via Retta - farà soste nel Patriarcato greco-ortodosso,
nella chiesa latina di Sant’Anania, nella chiesa greco-melchita cattolica di San Paolo
sulle Mura, per concludersi nel Patriarcato greco-melchita cattolico dove saranno
ricevuti dal vicario patriarcale, l’arcivescovo Joseph Absi. Nel pomeriggio, sarà
celebrata la Divina Liturgia pontificale nella chiesa di San Paolo sulle Mura e un’ora
dopo sarà inaugurata, nel salone della parrocchia greco-ortodossa della Santa Croce,
una mostra fotografica sui siti cristiani in Siria. In serata, organizzato dal Ministero
del turismo e dalle Chiese cristiane di Damasco, un congresso sinfonico nel palazzo
Azim.
Sempre all’insegna dell’invocata unità di
tutti cristiani, lunedì 30 giugno si muoverà da Damasco un altro pellegrinaggio, stavolta
però in autobus, per la località di Maarra, dove sorge il monastero siro-ortodosso
di Sant’Efrem. Qui i fedeli assisteranno alla celebrazione della Divina Liturgia in
lingua siriaca e saranno poi ricevuti dal Patriarca, Sua Santità Ignazio Zakka I.
Proseguiranno quindi per Maalula e il veneratissimo Santuario mariano di Saidnaya.
Per il seguito dell’Anno Paolino, il Patriarcato greco-melchita cattolico ha promosso
un programma di attività e celebrazioni ogni mese.