2008-06-23 14:47:11

La salvezza del pianeta passa attraverso i comportamenti dei turisti: Messaggio del Pontificio Consiglio per i migranti in vista della Giornata mondiale del Turismo 2008


“Coltivare l’etica della responsabilità”: è l’appello lanciato dal cardinale Renato Raffaele Martino - presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti - nel Messaggio reso noto oggi per la Giornata Mondiale del Turismo 2008, che verrà celebrata il 27 settembre, dedicata al tema “Il turismo affronta la sfida del cambiamento climatico”. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3


I turisti chiamati alla responsabilità riguardo al gravissimo problema dei cambiamenti climatici che investono l’intero pianeta. Siamo di fronte “ad un bivio” - osserva il cardinale Martino - “davanti a noi stanno le proverbiali strade del bene e del male, come ci insegna la Bibbia”, ma pure riscontriamo - aggiunge il presidente del dicastero vaticano - “decisioni tardive perfino dei popoli più avanzati in campo di ecologia gloabale, così come la ritrosia di quanti esitano a ratificare protocolli internazionali, mirati alla conservazione dell’ambiente e alla riduzuione delle emissioni di anidride carbonica”. Da qui il richiamo del porporato al “contributo di tutti, perciò anche dei turisti, nel ciclo della terra in cui viviamo, affinchè si presti attenzione ai comportamenti e alle azioni concertate, che portino meno ingiuria possibile al pianeta”. Oggi sono oltre 900 milioni le persone che si recano in viaggio turistico all’estero - e si prevede che nel 2020 saranno 1 milardo e mezzo - senza contare le centinaia di milioni che si spostano all’interno del proprio Paese. Per i loro spostamenti in aereo, per mare e via terra, si utilizzano carburanti inquinanti, mentre gli hotel e le case che li accolgono, con impianti di aria condizionata, immettono nell’atmosfera dosi massicce di gas nocivi.

 
Possiamo allora decidere - scrive il cardinale Martino - “di essere un turista contro la terra o a suo favore, magari andando a piedi, preferendo alberghi e luoghi di accoglienza più a contatto con la natura, portando meno bagaglio, affinché i mezzi di trasporto emettano minori quantità di anidride carbonica, smaltendo in modo adeguato i rifiuti, consumando pasti più ‘ecologici’, piantando alberi per neutralizzare gli effetti inquinanti dei nostri viaggi, preferendo prodotti dell’artigianato locale ad altri dispendiosi e velenosi, servendosi di materiali riciclabili o biodegradabili, rispettando la legislazione locale e valorizzando la cultura del luogo che stiamo visitando”. “Proposte ideali, e forse non da tutti condivisibili”, chiosa il cardinale Martino: l’importante è che si ritorni “al senso del limite contro il progresso folle e ad ogni costo, fuggendo l’ossessione di possedere e di consumare”. “In questo modo - conclude il messaggio - si svilupperà una cultura del turismo responsabile anche nei confronti dei cambiamenti climatici”.







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