L'Onu condanna lo stupro come arma di guerra. I colpevoli giudicati dalla corte dell'Aja
“Un atto storico”, così Human Rights Watch commenta la condanna da parte del Consiglio
di Sicurezza Onu dello stupro come arma di guerra. I Quindici hanno infatti approvato
all’unanimità una risoluzione che, minacciando indirettamente di portare i colpevoli
di fronte alla Corte penale internazionale de L'Aja, chiede “la cessazione completa
e immediata della violenza sessuale contro i civili, con effetto immediato''. Paolo
Ondarza ha raccolto il commento di Carola Carazzone, responsabile dei diritti umani
del Vis, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo.