2008-06-20 13:11:59

Il cardinale Bertone in Bielorussia: il dialogo ecumenico è la strada per risolvere i contenziosi della storia con spirito fraterno


E’ una missione densa di impegni quella del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che da mercoledì scorso si trova in Bielorussia per incontri con la comunità cattolica locale e con le autorità del Paese. Questa mattina, il porporato ha tenuto un discorso all’episcopato bielorusso, ha incontrato il capo di Stato, Lukashenko, quindi ha partecipato a un pranzo offerto in suo onore dal ministro degli Esteri. Sugli ultimi interventi tenuti del cardinale Bertone, il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3

“Pastori del gregge” in un Paese e in un periodo storico nel quale non mancano le difficoltà, prima fra tutti quella di dover fra fronte alle esigenze dei cattolici con un “esiguo numero” di sacerdoti, di diaconi e di altri collaboratori pastorali il cardinale Bertone ha portato l’incoraggiamento di Benedetto XVI alla Chiesa bielorussa. Il segretario di Stato ha parlato stamattina ai presuli del Paese, nel primo dei vari incontri che arricchiscono la sua agenda giornaliera. Raccomandando la salvaguardia dell’unità fra i vescovi locali e con i rispettivi sacerdoti, compresa la cura dei seminari, il cardinale Bertone ha insistito anche sull’importanza di un confronto con gli ortodossi scevro di “pregiudizi”. Il dialogo ecumenico, ha affermato, citando una lettera di Giovanni Paolo II del 1991 sulla libertà di espressione religiosa, è lo “strumento più adatto per affrontare uno scambio fraterno volto a risolvere il contenzioso in spirito di giustizia, carità e perdono”. Del resto, ha riconosciuto, “la situazione è resa più complessa dal fatto che state aspettando la restituzione dei beni ecclesiastici confiscato dalla legislazione sovietica, in particolare delle Chiese e dei luoghi di culto”.
 
Di dialogo e di collaborazione il cardinale Bertone ha parlato anche riferendosi ai rapporti fra Stato e Chiesa locale. Lo ha fatto con i vescovi e più tardi nel breve intervento di ringraziamento al ministro degli Esteri bielorusso, Martynov, che lo ha invitato ad un pranzo di gala. Vorrei ripetere, ha affermato, “che la Santa Sede intende proporre al governo una collaborazione, oltre che a livello bilaterale, anche nei forum internazionali in favore della pace fra i popoli e l’autentico progresso dell’umanità”. Ieri pomeriggio, incontrando la comunità greco-cattolica del Paese, il segretario di Stato aveva messo in luce gli stretti vincoli mantenuti con il Papa: “So che la fedeltà verso di lui è grande e di questo vi ringrazio”, ha affermato. “L’unità dei diversi riti, delle forme e culture - ha soggiunto - è una grande ricchezza per la Chiesa cattolica; è un tesoro la comunione ecclesiale che dobbiamo conservare gelosamente difendendolo da ogni rischio e pericolo”.
 
Sempre ieri, nel primo pomeriggio, il cardinale Bertone aveva parlato al mondo della cultura e agli studenti dell’Università statale bielorussa sul tema “Fede e ragione: portare Dio all’uomo di oggi”. Un uomo, ha asserito nella sua lectio magistralis, che desidera interiormente verità e libertà, ma il mondo secolarizzato e agnostico nel quale vive ha stravolto l’essenza di questi concetti. Viceversa, è la rivelazione cristiana, ha riflettuto il cardinale Bertone, che immette nella nostra storia una verità universale. Dunque, ha concluso, in “un mondo che sembra impossibilitato ad andare oltre il fenomeno”, l’uomo non deve piegarsi alle apparenze, ma “deve ricercare la Gloria di Dio, che è “lo splendore luminoso della verità”.







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