2008-06-20 15:03:56

I vescovi australiani invitano i fedeli a riavvicinarsi alla Chiesa


Una sorta di “campagna pubblicitaria” molto originale quella messa in atto dai vescovi australiani, per invitare i fedeli a riavvicinarsi alla Chiesa: i presuli hanno, infatti, acquistato la pagina di un quotidiano nazionale, esortando i cattolici che si sono allontanati dalla fede a tornare nella Casa del Signore e chiedendo scusa per gli eventuali dispiaceri che la Chiesa può aver causato loro. I vescovi - riferisce la Cns - si rivolgono anche a coloro che non sono fedeli: “La Chiesa è la famiglia di Dio – scrivono – e, come ogni famiglia, presenta le sue diversità. A volte, alcune persone vengono ferite dagli altri familiari. Chiediamo scusa se talvolta ciò è accaduto”. I presuli si dicono poi consapevoli del fatto che molti fedeli si sono allontanati dalla fede a causa della pressione della vita quotidiana ed ha loro indirizzano queste parole: “Abbiamo bisogno del vostro aiuto per portare avanti la missione di Gesù. Solo insieme a voi, potremo essere quella che Cristo chiama ‘la sua Chiesa’. Ciascuno di voi è proprietario di un dono di Dio di cui la Chiesa ha bisogno”. Di qui, l’esortazione a tornare in contatto con la Comunità ecclesiastica semplicemente andando a Messa, parlando con i sacerdoti e chiamando un apposito numero telefonico, per mettersi in contatto con le Chiese locali. Sabato e domenica prossimi, inoltre, i presuli australiani distribuiranno, in tutte le parrocchie, una lettera pastorale, in cui i fedeli vengono incoraggiati a trasformare la loro Chiesa “in un luogo di vero benvenuto per coloro che volessero avvicinarvisi”. Per fare questo, i presuli ricordano due iniziative messe in atto dal Servizio nazionale per l’evangelizzazione: la prima è un programma parrocchiale, dalla durata di sei settimane, indirizzato alle persone che desiderano tornare a praticare la fede. La seconda, invece, è un progetto pensato per coinvolgere i giovani nella vita della Chiesa. Nella lettera pastorale, i vescovi ricordano anche che la prossima Giornata mondiale della gioventù, in programma a Sydney dal 15 al 20 luglio, “presenterà una sfida per tutti coloro che portano Gesù nel cuore e che si troveranno a riflettere più profondamente sul loro rapporto con il Signore. E ciò potrebbe essere l’occasione giusta, per molte persone, per tornare nuovamente nella famiglia della Chiesa”. (I.P.)







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