Delegazione ebraica da Benedetto XVI: “Pio XII ha salvato nel mondo più ebrei di
chiunque altro nella storia”. Intervista con Gary Krupp
“Pio XII ha salvato nel mondo più ebrei di chiunque altro nella storia”: è quanto
ha affermato ai nostri microfoni Gary Krupp, esponente della comunità ebraica statunitense
e presidente della Fondazione Pave the Way, in Vaticano mercoledì scorso per incontrare
il Papa al termine dell’udienza generale insieme ad altri ebrei sopravvissuti all’Olocausto.
Gary Krupp ha presentato a Benedetto XVI il Simposio che si svolgerà a Roma nel prossimo
settembre in occasione dei 50 anni dalla morte di Pio XII: un evento organizzato per
ribadire le verità su Papa Pacelli oscurate da una campagna mediatica lanciata negli
anni ’60 e che in alcuni ha ingenerato un'impressione negativa su quel pontificato.
Ma ascoltiamo lo stesso Gary Krupp, al microfono di Susan Hodges:
R. – Our
Foundation has been going... La nostra Fondazione è andata in giro per il
mondo, intervistando testimoni oculari, persone che hanno incontrato Pio XII personalmente.
Sono testimonianze meravigliose e sono tutte a disposizione nella nostra pagina web
www.ptwf.org. Sulla pagina di “Pave the Way Foundation” si possono
vedere tutte le nostre interviste, alcune delle quali dimostrano quanto questa impressione
fosse sbagliata. Allora ho chiesto ai membri dello Yad Vashem, che si suppone siano
esperti in questo ambito, se ne avessero mai sentito parlare: non hanno mai sentito
niente di tutto questo, non hanno mai sentito parlare di un piano di Hitler per rapire
Pio XII, eliminare la Curia Romana e “conquistare” il Vaticano. Il generale Karl Wolff
aveva ricevuto ordine esplicito di formulare questo piano ... Noi abbiamo un giornalista
ebreo che ha scritto un libro su questo argomento, e sarà con noi al Simposio di Roma
per spiegarcelo…
D. – Quindi, lei è ottimista riguardo
al fatto che questo simposio fugherà ogni ombra sui rapporti tra Pio XII e gli ebrei
...
R. – Far more than optimistic... Molto
più che ottimista, ne sono sicurissimo. Questo nostro è un gruppo di ebrei intellettualmente
brillanti. Bisogna essere imparziali: soltanto così si può giudicare. Vedrete esattamente
quello che abbiamo fatto e la genesi degli eventi che si sono succeduti, da quando
Pio XII era ragazzo: nella sua infanzia è cresciuto con un ebreo, Guido Mendes, che
era il suo più caro amico. Il Papa con lui mangiava kosher. E poi, il suo intervento,
quando era nunzio in Germania, per salvare gli ebrei che erano stati arrestati in
virtù delle leggi antisemite. Era intervenuto per sostenerli: un antisemita non lo
avrebbe fatto. E poi, altri avvenimenti, quando diventò Papa: tutto questo sarà raccontato,
ci sarà una grandiosa mole di informazioni, perché si può arrivare ad una sola conclusione,
ed è la verità su quel pontificato: che quest’uomo, Pio XII, ha salvato nel mondo
più ebrei di chiunque altro nella storia!
D. – Ma
il problema è che lui faceva tutto dietro le quinte ...
R.
– All behind the scenes ... Tutto dietro le quinte e tutto in silenzio.
Non solo perché lui sapeva che avrebbe sollevato sospetti o perché sapeva che Hitler
aveva dato ordine che fosse rapito! Non aveva paura di questo, ma di quello che è
successo – per esempio – quando si espresse con l’arcivescovo di Utrecht a favore
degli ebrei olandesi. La reazione dei nazisti fu molto chiara, perché dissero: “Questo
intervento della Chiesa romana non salverà nemmeno una vita ebrea. Infatti, noi intensificheremo
gli arresti. Inoltre, finora non avevamo ancora considerato l’arresto degli ebrei
convertiti alla Chiesa cattolica romana: ora saranno i primi ad essere arrestati”.
Quella fu l’epoca in cui fu arrestata Edith Stein, e il postulatore della Causa di
beatificazione di Pio XII, il padre gesuita Peter Gumpel, che sarà con noi al Simposio,
era in Olanda all’epoca di questi fatti ed è stato testimone di tutto questo!