Nuovo piano del PAM per combattere la crisi alimentare mondiale
Forti interventi a sostegno dei mercati e delle economie locali dei Paesi meno sviluppati:
è questa l’essenza del nuovo piano quadriennale del Programma Alimentare Mondiale
(PAM), per contrastare la crisi alimentare provocata dall'aumento dei prezzi del cibo.
Il nuovo piano dell'agenzia delle Nazioni Unite prevede lo stanziamento di maggiori
risorse per le emergenze e maggiori investimenti sui mercati locali, soprattutto in
quei Paesi in cui il cibo non è accessibile alle fasce di popolazione più povere e
vulnerabili. Josette Sheeran, direttore esecutivo dell’Agenzia, ha chiamato il piano
“soluzione 80-80-80” perché: “L'80 per cento dei nostri fondi per gli aiuti umanitari
sono spesi nei Paesi in via di sviluppo, l’80 per cento dei nostri mezzi di trasporto
su terra sono comprati nei Paesi in difficoltà e l'80 per cento del nostro staff è
impiegato localmente”. Dunque, “l'80 per cento di tutte le attività del PAM – ha concluso
Sheeran – è già nel sud del mondo. È arrivato il momento di investire di più in questa
presenza”. (B.B.)