2008-06-15 13:58:59

L’arcivescovo di Yangon: “La compassione per le vittime del ciclone Nargis unisce cristiani e buddisti del Myanmar”


La compassione per le vittime del ciclone Nargis unisce cristiani e buddisti del Myanmar: lo afferma mons. Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon. “Mentre le acque si scatenavano su un villaggio cristiano del delta dell’Irrawaddy – afferma l’arcivescovo, sulle pagine del quotidiano cattolico Avvenire – alcuni monaci buddisti si impegnavano nella nobile missione di salvare il maggior numero possibile di persone”. Una carità scolpita nella memoria dei cattolici, in questo come in altri episodi. Non è un caso, infatti, se la Caritas birmana ha scelto come partner per la distribuzione dei soccorsi ai villaggi cristiani proprio i monaci buddisti. Dall’altra parte, i cattolici hanno destinato alle vittime del Nargis, quanto più possibile in termini materiali e umani. “Centinaia di seminaristi – ha ricordato mons. Charles Maung Bo – sono stati tra i primi a scavare a mani nude tra le macerie”. “Il ciclone Nargis ha spogliato la nazione – conclude l’arcivescovo – ma la gente di ogni fede la sta rivestendo di compassione”. (B.B.)







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