Benedetto XVI ai giovani di Brindisi: "non cedete al male, non scoraggiatevi di fronte
alle difficoltà ma confidate in Cristo cercando di capire e amare la Chiesa"
Il Papa ieri sera si è trasferito da Santa Maria di Leuca a Brindisi dove ha incontrato
la cittadinanza e i giovani della città. Ecco il testo integrale del discorso di Benedetto
XVI:
Signor Ministro, Signor Sindaco e illustri Autorità, Cari
fratelli e sorelle, desidero innanzitutto esprimere la gioia di trovarmi
in mezzo a voi e vi saluto tutti di gran cuore. Ringrazio l’Onorevole Raffaele Fitto,
Ministro per gli Affari Regionali, che mi ha recato il saluto del Governo; ringrazio
il Sindaco di Brindisi per le fervide espressioni di benvenuto che mi ha rivolto a
nome di tutta la cittadinanza, e per il gentile dono che mi ha offerto. Saluto e ringrazio
con affetto il giovane che si è fatto portavoce della gioventù brindisina. So che
voi, cari giovani, avete animato l’assemblea nell’attesa del mio arrivo, e continuerete
poi in una veglia di preghiera con la quale intendete preparare la Celebrazione eucaristica
di domani. Saluto cordialmente l’Arcivescovo, Mons. Rocco Talucci, l’Arcivescovo emerito
Mons. Settimio Todisco, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, e tutti i presenti. Eccomi
tra voi, cari amici! Ho accolto volentieri l’invito del Pastore della vostra Comunità
diocesana, e sono lieto di visitare questa vostra Città che, mentre svolge un significativo
ruolo nell’ambito del Mezzogiorno d’Italia, è chiamata a proiettarsi al di là del
Mare Adriatico per comunicare con altre città ed altri popoli. In effetti, Brindisi,
un tempo luogo d’imbarco verso l’Oriente per commercianti, legionari, studiosi e pellegrini,
resta una porta aperta sul mare. Negli ultimi anni, i giornali e la televisione hanno
mostrato le immagini di profughi sbarcati a Brindisi dalla Croazia e dal Montenegro,
dall’Albania e dalla Macedonia. Mi sembra doveroso ricordare con gratitudine gli sforzi
che sono stati compiuti e che continuano ad essere dispiegati dalle Amministrazioni
civili e militari, in collaborazione con la Chiesa e con diverse Organizzazioni umanitarie,
per dare loro rifugio e assistenza, nonostante le difficoltà economiche che continuano
purtroppo a preoccupare particolarmente la vostra Regione. Generosa è stata e continua
ad essere la vostra Città, e tale merito è stato ad essa giustamente riconosciuto
con l’assegnazione, nel contesto della solidarietà internazionale, di un autentico
ruolo istituzionale: essa ospita infatti la Base di pronto Intervento Umanitario delle
Nazioni Unite (UNHRD), gestita dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite
(PAM). Cari Brindisini, questa solidarietà fa parte delle virtù
che formano il vostro ricco patrimonio civile e religioso: continuate con slancio
rinnovato a costruire insieme il vostro futuro. Fra i valori radicati nella vostra
Terra vorrei richiamare il rispetto della vita e specialmente l’attaccamento alla
famiglia, esposta oggi al convergente attacco di numerose forze che cercano di indebolirla.
Quanto è necessario ed urgente, anche di fronte a queste sfide, che tutte le persone
di buona volontà si impegnino a salvaguardare la famiglia, solida base su cui costruire
la vita dell’intera società! Altro fondamento della vostra società è la fede cristiana,
che gli antenati hanno ritenuto come uno degli elementi qualificanti l’identità brindisina.
Possa l’adesione al Vangelo, consapevolmente rinnovata e vissuta con responsabilità,
spingervi, oggi come ieri, ad affrontare con fiducia le difficoltà e le sfide del
momento presente; vi incoraggi la fede a rispondere senza compromessi alle legittime
attese di promozione umana e sociale della vostra Città. A questa azione di rinnovamento
non può non offrire il proprio apporto anche la nascente Università, chiamata a porsi
al servizio di quanti, avendo coscienza della loro dignità e dei loro compiti, desiderano
partecipare attivamente alla vita, al cammino, allo sviluppo economico, politico,
culturale e religioso del territorio. Cari Brindisini, perché cresca nella vostra
Città la cultura della solidarietà, ponetevi gli uni a servizio degli altri, lasciandovi
guidare da un autentico spirito di fraternità. Dio vi è accanto e non vi farà mancare
il costante sostegno della sua grazia. Vorrei ora rivolgermi, in maniera
speciale, ai numerosi giovani presenti. Cari amici, grazie per la vostra accoglienza
calorosa, grazie per i fervidi sentimenti di cui si è fatto interprete il vostro rappresentante.
Le vostre voci, che trovano immediata rispondenza nel mio animo, mi comunicano la
vostra fiduciosa esuberanza, la vostra voglia di vivere. In esse colgo anche i problemi
che vi assillano, e che talora rischiano di soffocare gli entusiasmi che sono tipici
di questa stagione della vostra vita. Conosco, in particolare, il peso che grava su
non pochi di voi e sul vostro futuro a causa del fenomeno drammatico della disoccupazione,
che colpisce anzitutto i ragazzi e le ragazze del Mezzogiorno d’Italia. Allo stesso
modo, so che la vostra giovinezza è insidiata dal richiamo di facili guadagni, dalla
tentazione di rifugiarsi in paradisi artificiali o di lasciarsi attrarre da forme
distorte di soddisfazione materiale. Non lasciatevi irretire dalle insidie del male!
Ricercate piuttosto un’esistenza ricca di valori, per dare vita ad una società più
giusta e più aperta al futuro. Mettete a frutto i doni di cui Dio vi ha dotato con
la giovinezza: la forza, l’intelligenza, il coraggio, l’entusiasmo e la voglia di
vivere. E’ a partire da questo bagaglio, contando sempre sul sostegno divino, che
potete alimentare in voi e attorno a voi la speranza. Dipende da voi e dal vostro
cuore far sì che il progresso si tramuti in un bene maggiore per tutti. E la via del
bene – voi lo sapete - ha un nome: si chiama amore. Nell’amore,
solo nell’amore autentico, si trova la chiave di ogni speranza, perché l’amore ha
la sua radice in Dio. Leggiamo nella Bibbia: “Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore
che Dio ha per noi. Dio è amore” (1 Gv 4,16). E l’amore di Dio ha il volto
dolce e compassionevole di Gesù Cristo. Eccoci dunque giunti al cuore del messaggio
cristiano: Cristo è la risposta ai vostri interrogativi e problemi; in Lui viene avvalorata
ogni onesta aspirazione dell’essere umano. Cristo, però, è esigente e rifugge dalle
mezze misure. Egli sa di poter contare sulla vostra generosità e coerenza: per questo
si attende molto da voi. SeguiteLo fedelmente e, per poterLo incontrare, amate la
sua Chiesa, sentitevene responsabili, non rifuggite dall’essere, ciascuno nel suo
ambito, coraggiosi protagonisti. Ecco un punto su cui vorrei richiamare la vostra
attenzione: cercate di conoscere la Chiesa, di capirla, di amarla, prestando attenzione
alla voce dei suoi Pastori. Essa è composta di uomini, ma Cristo ne è il Capo ed il
suo Spirito la guida saldamente. Della Chiesa voi siete il volto giovane: non fate
perciò mancare il vostro contributo, perché il Vangelo che essa proclama possa propagarsi
dappertutto. Siate apostoli dei vostri coetanei! Cari fratelli
e sorelle, grazie ancora per la vostra accoglienza. Ho letto alcune lettere di ragazzi
della vostra Provincia, a me indirizzate: da esse, cari amici, ho potuto meglio conoscere
la vostra realtà. Grazie per il vostro affetto. A voi e a tutti i Brindisini assicuro
la mia preghiera, perché possiate testimoniare il messaggio evangelico della pace
e della giustizia. Maria, Regina Apuliae, vi protegga e accompagni sempre. Di cuore
vi benedico ed a tutti auguro una buona notte!