Appello del G8 all'Opec: "Fermate il caro-petrolio, grave minaccia per l'economia
globale"
"I prezzi elevati delle materie prime, in particolare del petrolio e dei prodotti
alimentari, costituiscono una sfida seria per la crescita economica globale”. Questo
uno dei passaggi chiave del documento redatto al vertice di Osaka dai ministri finanziari
del G8. L’incontro si è concluso oggi con un forte appello ai Paesi esportatori di
greggio perchè incrementino la produzione e favoriscano gli investimenti stranieri
e un mercato più trasparente, l’unica strada per calmierare i prezzi dell’oro nero.
Sulla questione, tuttavia non sono mancate divisioni all’interno del vertice, laddove
il segretario del Tesoro americano Henry Paulson ha negato che si possa legare l’impennata
dei prezzi del barile alla speculazione, così come sostenuto dal ministro italiano
Giulio Tremonti. Entro ottobre, comunque, il Fondo Monetario Internazionale e l’Agenzia
Internazionale dell’Energia si pronunceranno a riguardo: il G8 ha stabilito infatti
la necessità di avviare un’inchiesta internazionale sulle cause, reali e finanziarie,
del fenomeno rincari. Tra gli altri temi affrontati al vertice anche l’aumento dei
beni alimentari che ha fortemente colpito molte aree a basso reddito e che richiede
oggi uno sforzo congiunto dei Paesi donatori per far fronte all’emergenza. Un’azione
urgente e concertata è stata invocata anche rispetto alle gravi conseguenze dei cambiamenti
climatici, mentre sul fronte monetario, dopo aver riconosciuto il recente miglioramento
delle condizioni dei mercati internazionali, si è ribadito “l’impegno verso una politica
di investimenti aperta” e la volontà di “resistere alle tentazioni protezioniste”.
(S.G.)