Consegnato dal cardinale Rylko, il Decreto di approvazione definitiva dello Statuto
del Cammino neocatecumenale
Il presidente del Pontificio consiglio per i Laici, il cardinale Stanislao Rylko,
ha consegnato stamani il Decreto di approvazione definitiva dello Statuto del Cammino
neocatecumenale a Kiko Argüello e Carmen Hérnandez, iniziatori del Cammino, che con
padre Mario Pezzi, formano l’Equipe internazionale responsabile. Il decreto porta
la data dell’11 maggio 2008, Solennità dell Pentecoste. “L’approvazione definitiva”,
afferma un comunicato del pontificio Consiglio per i laici, “costituisce senz’altro
un’importante tappa nella vita di questa realtà ecclesiale, sorta in Spagna nel 1964”.
Il servizio di Debora Donnini. Un canto alla
Vergine Maria ha aperto l’incontro segnato dalla commozione, dalla gioia e dalla gratitudine
alla Chiesa espressa da Kiko Argüello, Carmen Hérnandez e padre Mario Pezzi, responsabili
del Cammino neocatecumenale, ma anche delle circa 100 persone presenti: i primi catechisti
itineranti. A cominciare da José Agudo che incontra Kiko nelle baracche di Palomeras
Altas, a Madrid dove l’allora giovane pittore era andato a vivere. Erano i primi anni
’60. Da qui nasce l’esperienza del Cammino che si diffonde poi nella città di Madrid
grazie anche all’allora arcivescovo, mons. Casimiro Morcillo. Poi Kiko e Carmen vanno
nel borghetto latino, a Roma, a vivere fra i poveri e qui incontrarono un gruppo di
ragazzi che li introducono nella parrocchia di Nostra Signora del Santissimo Sacramento
e Santi Martiri Canadesi dove si forma, 40 anni fa, la prima comunità della diocesi
di Roma. Una realtà, quella del Cammino, che da allora a oggi si è diffusa in 107
paesi del mondo, grazie appunto ai catechisti itineranti - presbiteri, famiglie e
laici non sposati - che si sono recati in tutto il mondo per annunciare il Vangelo.
Una realtà che oggi conta 20mila comunità, 70 seminari diocesani missionari Redemptoris
Mater, che hanno dato alla chiesa 1260 presbiteri: il Cammino è presente in 5700 parrocchie
di 1200 diocesi. Oltre 600 famiglie sono partite per evangelizzare le zone più scristianizzate
della terra, andando a vivere per lo più fra i poveri. Dopo 5 anni di approvazione
'ad experimentum' dello Statuto del Cammino neocatecumenale, “il Pontifico Consiglio
per i Laici ha avuto modo di constatare i numerosi frutti che questa realtà ecclesiale,
sin dalla sua nascita, apporta alla Chiesa, in vista della nuova evangelizzazione,
mediante una prassi catechetico-liturgica accolta e valorizzata - nei suoi ormai quarant’anni
di vita - in molte Chiese particolari”. Pertanto, in seguito a un’attenta revisione
del testo statutario e all’inserimento di alcune modifiche che si sono ritenute necessarie,
il Pontificio Consiglio per i Laici è giunto a concedere l’approvazione definitiva
dello Statuto. Lo ha ricordato oggi il cardinale Stanislao Rylko al quale abbiamo
chiesto quale significato ha questa approvazione, per la Chiesa e per il Cammino stesso. “Significa
la conferma da parte della Chiesa dell’autenticità, della genuinità del carisma che
sta alla loro origine nella vita e nella missione della Chiesa. In modo particolare,
questo riguarda il Cammino che ha ormai lunga storia nella Chiesa, più di 40 anni,
e porta nella vita della Chiesa tanti frutti, tante vite cambiate in profondità, tante
famiglie ricostruite, tante vocazioni religiose, sacerdotali e tanto impegno a favore
della nuova evangelizzazione. Quindi, è un momento di grande gioia per la Chiesa,
un momento di grande gioia per la realtà ecclesiale che riceve questo riconoscimento”. Ricordando
la sua esperienza Kiko ha sottolineato l’incontro con Paolo VI che lo esortò ad "essere
fedele alla Chiesa e che la Chiesa gli sarebbe stata fedele". Testimone di questa
fedeltà, la giornata di oggi. La prima tappa di questo riconoscimento è stata la lettera
“Ogniqualvolta” che Giovanni Paolo II indirizzò all’allora Vice Presidente del Pontificio
Consiglio per i Laici e Incaricato "ad personam"per l'Apostolato delle Comunità Neocatecumenali,
mons. Paul Josef Cordes: “riconosco il Cammino neocatecumenale come un itinerario
di formazione cattolica, valida per la società e i tempi odierni. Auspico - scriveva
Giovanni Paolo II – che i fratelli nell’episcopato valorizzino e aiutino, insieme
con i loro Presbiteri, quest’opera per la nuova evangelizzazione, perché essa si realizzi
secondo le linee proposte dagli iniziatori. Era il 1990. L’iter inizia nel 1997 e
nel 2002 arriva l’approvazione 'ad experimentum'. Grande la gratitudine a Benedetto
XVI, conosciuto dagli iniziatori del Cammino già quando era professore a Regensburg.
La presentazione del decreto e dello Statuto avverrà oggi pomeriggio, in una conferenza
stampa di Kiko Argüello, Carmen Hérnandez e padre Mario Pezzi nella sede del centro
neocatecumenale diocesano di Roma.