Uganda: 2,7 milioni di bambini lavorano a causa di povertà e diffusione dell’AIDS
Il lavoro minorile è una piaga che affligge anche l’Uganda: alla vigilia dell'odierna
Giornata mondiale contro il lavoro minorile, il ministro del Lavoro ugandese Syda
Bbumba, ha presentato i dati di una nuova ricerca sul tema effettuata nel Paese, come
riferito dall’agenzia Misna. I bambini che lavorano in Uganda sarebbero 2,7 milioni
su 8 milioni di minori in totale (circa uno su tre nella fascia d’età compresa fra
i 5 e i 17 anni). Molti di questi lavorerebbero nelle piantagioni di the: in Uganda,
infatti, si trova la regione Tooro, leader in questa coltivazione, ma dal conteggio
vanno esclusi tutti i bimbi normalmente utilizzati per i lavori domestici. Alla base
del fenomeno l’alto tasso di crescita demografica, lo stato di estrema povertà in
cui versa la maggior parte della popolazione e soprattutto la diffusione dell’aids
(la metà degli orfani è causata dal virus Hiv). La titolare del dicastero ha poi illustrato
gli sforzi che il governo sta compiendo per arginare il fenomeno e i piani previsti
per l’istruzione primaria e per la riduzione della povertà. (R.B.)